Elogio di Bologna la dotta

La lettera. Risponde Beppe Boni

Ha scritto bene Luca Dondi qualche giorno fa sul Resto del Carlino. E io approvo. Bologna, città ricca di monumenti e sito artistici, sta diventando la città dei taglieri e tavolini. Vengono abbandonati spesso i negozi storici e la sua identità per trasformarsi in una città sempre più finta e turistica. Bologna deve cambiare riscoprire la propria storia e il proprio volto.

Laura Ferrari

Risponde Beppe Boni

La buona tavola, la cucina, i prodotti tipici dell'EmIlia Romagna fanno parte dell'identità di Bologna. Anche per questi aspetti, ma non solo, Bologna è una città ad alto tasso di turismo con un flusso di stranieri sempre in crescita. La società di incoming Bologna Welcome (presidente Giovanni Trombetti), che cura accoglienza ed eventi, è in continua crescita segno che il turismo bacia e abbraccia Bologna la dotta. E i visitatori non vengono a Bologna solo perché qui si mangia bene ma perché la città con i propri gioielli architettonici è una meta che accontenta tutti i palati culturali. La Grande bellezza c'è e si vede. Basta passare sotto le Due torri in un giorno feriale qualsiasi e si nota una lunga fila di visitatori in attesa di salire per le antiche scale. E' vero i taglieri e i tavolini ci sono (per fortuna) e vista l'emergenza Covid hanno allargato momentaneamente i propri spazi, ma c'è anche tutto il resto. Cultura e buona tavola sono un valore per questa città che altri ci invidiano. I negozi, storici o no, hanno purtroppo sofferto l'emergenza sanitaria e adesso devono vedersela con l'aumento esponenziale delle spese energetiche. Questo sì che rischia di mettere in ginocchio molti esercizi. La città avrà mille difetti, compresi quelli che si trascina dietro la sinistra al governo da sempre tranne la parentesi di Giorgio Guazzaloca, ma rimane un'area urbana dove la qualità della vità è da podio. E non solo per le scelte amministrative, ma grazie anche ad un tessuto economico, sociale e culturale fatto di persone di qualità che sanno mettersi in gioco. Basterebbe fare l'elenco dei musicisti e degli artisti che hanno cuore e radici dentro e fuori l'anello dei viali per dire che da queste parti il valore è alto con tendenza al miglioramento.

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