L'energia dei giovani, la saggezza degli anziani

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 7 maggio 2020 - Molto belle le lettere dei ragazzi che, pur vivendo con ansia questo tragico periodo, riescono a trovare la positività nell’affetto della famiglia, nel valorizzare le piccole cose e la fiducia nel futuro.Per noi anziani, mio marito ed io, è più difficile affrontare la situazione. Ci danno tati consigli, mangiare poco e variato, fare esercizio fisico (ma con tutta la buona volontà l’artrosi non aiuta); quello che ci riesce meglio è indossare la mascherina, uscire per la spesa o il giornale e rimanere in casa. Vi assicuro però che fare passare il tempo è faticoso, per i primi 15 giorni ci siamo inventati qualche cosa ora, per noi che non siamo molto tecnologici, le giornate sono lunghe e monotone. Sentiamo i figli e i nipoti solo per telefono e non possiamo festeggiare il fatto di essere diventati zii-bis e nonni-bis stringendo le nostre splendide bambine.

Poi guardiamo la tv nuovi contagi, ancora molti morti, file di camion militari che trasportano bare di persone. Che nessuno ha consolato con un ultimo saluto. Allora ci riteniamo fortunati solo per il fatto di non essere stati contagiati, di essere autosufficienti e di non essere di peso ad altri che hanno già i loro problemi. Il sorriso di tanti bambini che mostrano i loro disegni con l’arcobaleno e “andrà tutto bene” ci fa sperare che tutto finisca presto e che si apra, soprattutto per loro un luminoso futuro. Noi non molliamo.

Alberta Accorsi

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

I mondi apparentemente opposti, ma entrambi simboli del grande gioco della vita, dei giovani e degli anziani si toccano, si sfiorano, hanno tante cose in comune. Giovani e anziani avvolgono il mondo di mezzo e lo abbracciano. L'entusiasmo dei primi e la saggezza dei secondi sono punti di riferimento per chi vive fra questi due poli. I ragazzi, gli studenti stanno vivendo la grande emergenza con senso di speranza e le loro parole affidate alle chat, ai social, agli organi di informazione sono energia per tutti noi. La pacatezza con cui molti adulti in età affrontano isolamento e distanziamento sono esempi da seguire. Molti anziani non ci sono più spazzati via dalla furia del virus, molti soffrono ancora, contagiati o semplicemente reclusi in casa. Tutti noi non dobbiamo mollare anche per loro, per giovani e vecchi. Se sapremo essere responsabili e osservare le regole ce la caveremo. Anche nel rispetto dei sanitari che ogni giorno mettono in gioco la loro vita per difendere la nostra.

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