L'esonero di Sinisa fra calcio e umanità

La lettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 9 settembre 2022 - Sono tifosa fin dalla nascita del Bologna, di una sola cosa andavo fiera, al di là degli scarsi risultati: la mia squadra sapeva ancora dare un senso alla parola riconoscenza. Sapeva anteporre i valori umani ai meri risultati sportivi. Ora la società ha cacciato Sinisa Mihajlovic. Che ne è stato di chi ci ha salvato da una retrocessione certa, di chi, nonostante la malattia, ha fatto sempre il suo dovere? E i suoi giocatori sotto l'ospedale...per ben 2 volte... Sinisa ci ha fatto guadagnare 55 milioni di euro, valorizzando i giovani. Siamo in perfetto stile Juve.

Maddalena Petroni

Risponde Beppe Boni

In questa vicenda si mischiano le ciniche esigenze del copione sportivo con il disagio personale di un allenatore che ha combattuto e combatte contro la leucemia. Non si doveva esonerare per umanità? Per riconoscenza? Risposta difficile quando ci si trova di fronte ad una persona che vive un disagio personale, ma che per professione deve fare i conti con valutazioni tecniche. Ecco perché la città, ma anche molti esterni al pianeta del Bologna calcio, si sono divisi: viva Sinisa, abbasso Sinisa. C'è chi giudica l'esonero una mancanza di umanità e chi valuta la scelta in base alla dura legge del calcio. Credo che per Sinisa, dato anche il suo carattere di combattente, sia un'offesa valutare negativamente la scelta di rompere la collaborazione solo in base ad un ragionamento compassionevole. Peggio è invece se quando gli rinnovarono l'ingaggio lo si fece per motivi umanitari. Il duro Sinisa per primo credo ragioni solo sul piano tecnico e pur dispiaciuto non invoca pietà per motivi personali. Sa come gira il mondo del calcio, dove la colpa dei flop viene quasi sempre addebitata all'allenatore. Aveva concordato cinque partite prima di tirare le somme e gliene hanno concesse quattro, nelle quali ha totalizzato 3 punti. Poca roba. La responsabilità di un bilancio così scarso non è complessivamente solo sua, la squadra è mediocre. Amen. Personalmente gli avrei concesso ancora tempo, ma la società si è spaventata di un inizio così zoppicante.

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