Per non dimenticare Falcone e Borsellino

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 20 luglio 2020 - Ogni qualvolta che si ricorda l'anniversario dell'assassinio dei magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, andrebbe proclamato il lutto nazionale, ma lo Stato non lo fara" mai, perché questi due eroi stavano smascherando certi politici in affari con la mafia. Hanno dato la vita per nulla. Fino a che giustizia e politica andranno a braccetto non vi sarà mai Giustizia, e chi combatterà la mafia - Stato avrà nemici in casa come accaduto ai due magistrati assassinati. Le intercettazioni sul caso Salvini hanno confermato in che mani siamo noi Italiani. Riccardo Ducci, Rimini

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Si sbaglia, non hanno la dato la vota per nulla. Falcone e Borsellino sono diventati entrambi un'icona della lotta alla mafia e al malaffare per le istituzioni, per la società, per la gente comune. Resteranno per sempre un esempio di onestà e di lotta alla delinquenza per tutta la società civile. In via teorica il lutto nazionale andrebbe proclamato allora anche per tutti gli uomini che indossano la toga e la divisa e che hanno dato la vita per difendere uno Stato che non sempre ha difeso loro. L'importante è che i loro nomi restino scolpiti nella memoria collettiva e che restino una stella polare per la guida di tutti noi. Una annotazione. Non tutta la magistratura è politicizzata e inquinata come anche recentemente ha dimostrato il caso Palamara - Csm. La maggior parte dei giudici fa bene il proprio lavoro con impegno e trasparenza. Come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net