Il governo tentenna

La lettera. Risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 18 giugno 2020 - Il ministro Bonafede  è  rimasto al suo posto dopo la dichiarazione  di un autorevole magistrato riguardante la sua mancata nomina,  perché sgradita agli ambienti malavitosi.In altri governi tutti avrebbero chiesto che si dimettesse. A Lampedusa cresce il malcontento col crescere degli sbarchi, vengono bruciate le imbarcazioni dei clandestini  e la ministra degli  Interni non pare molto preoccupata. Il presidente dell INPS Tridico da più di tre mesi promette somme che non arrivano , dimostrando grande inadeguatezza,  ma non si sente nessuna forte lamentela o richiesta di dimissioni. È vero che il periodo è particolare e Mattarella  ci ha chiesto di non fare contenziosi  , ma mi pare ora eccessivo non dover mai  disturbare il guidatore, anche se sponsorizzato dall' Europa e non solo. L'avvocato Conte non ha ancora i poteri di un Macron ma si comporta come se li avesse e non sta rappresentando la maggioranza degli italiani. Nicoletta Musacchi  

Risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni  

Ci sono molte cose che non funzionano e che non hanno funzionato in questi mesi in seno al governo. Il ministro della Giustizia Bonafede ci mette passione, ma non pare adeguato al ruolo e la vicenda della scarcerazione dei boss per motivi sanitari (poi di nuovo ingabbiati) è stato un pessimo segnale. E sulla Giustizia in generale non si sono viste scelte che possano migliorare le cose. Sui clandestini l'emergenza poco alla volta sta tornando. All'orizzonte nonsi intravede una strategia ma solo imbarcazioni in arrivo. Per non parlare della scuola dove abbiamo a che fare con un ministro che ogni giorno annuncia una scelta e il giorno dopo fa retromarcia. Insomma il governo tentenna con l'evidente immagine dei Cinquestelle più adatti ad essere partito più di lotta che di governo, appunto. Conte fa quello che può ora invischiato negli Stati generali. Forse bisognerebbe andare al voto ma siamo in mezzo al guado e forse ha ragione Mattarella: aspettiamo tempi migliori. Il problema è solo rinviato

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