Green pass europeo, troppa burocrazia in Italia

Sono un cittadino italiano residente a Castel Maggiore (BO). Ho avuto problemi ad ottenere il Green pass per mia figlia cittadina italiana con residenza a Montreal (Canada). Aveva previsto di rientrare il 12 agosto per sette giorni. Sto lottando dall'8 luglio, data in cui mia figlia ha fatto la seconda dose di vaccino Pfizer (riconosciuto dall’Europa), il quale è stato trascritto, cosa suggerita dal 1500 numero del governo Italiano. Dopo dopo lungo confronto con la Usl di Bologna sulla carta vaccini italiana in data 2 agosto 2021. Da quel giorno è iniziato un altro film, ho scritto a tutti gli organismi sanitari e alla Regione e chiamato tutti numeri verdi fino alle ore 11 del 10 agosto. Solo le URP mi hanno risposto dicendomi che solo il numero 1500 poteva risolvere il caso. Con l’ultima telefonata, il 1500 mi ha detto che potevo richiamare loro solo dopo che erano passati i 15 giorni dalla data del 2 agosto 2021 e che non c’erano altre soluzioni. Il 4 agosto è uscita una disposizione secondo la quale, rivolgendosi alla Usl e comunicando tutti i dati, potevano rilasciare il documento. Fino a oggi non ho avuto risposte. Mia figlia, atterrata in Francia per altri motivi, si è recata in farmacia e dopo 10 minuti, dopo aver dimostrato di aver fatto il vaccino in Canada, ha ottenuto il rilascio del Green pass valido per tutta Europa. Sono veramente amareggiato anche perchè le autorità sanitarie dicono di non poter riportare questa lamentele sulla piattaforma. Come possiamo migliorare questa Italia se non si prendono suggerimenti dagli errori? Giuseppe Maggiore