Imbarazzo per la manifestazione filorussa

Giorni fa in piazzale Sant’Agostino a Modena mi sono imbattuta fortuitamente in una manifestazione filorussa: banchetto, musiche sovietiche e comizio. Sì il comizio di un italiano che urlava “Non accettiamo lezioni di democrazia!”  e una serie altra di sproloqui. Forse il signorino ha dimenticato che la censura, il controllo totale dell’informazione, praticate ora più che mai in Russia, sono un sintomo di totalitarismo, una forma di abuso di potere. E urlava proprio in una città democratica che gli ha consentito di vaneggiare (con mio grande disgusto e meraviglia!).  La mia Modena che permette ad un baby qualsiasi di inneggiare ad una nazione che ha violato la sovranità di un altro paese (qualunque siano le ragioni da una parte e dell’altra), e sta seminando morte, distruzione, fame e sofferenze è una città, a mio parere, in contraddizione con il sostegno e l’accoglienza a coloro che dall’Ucraina riescono a fuggire. Mi si dirà “noi diamo esempio di democrazia permettendo a chiunque di esprimersi”. Ma sono sicura che oggi i nostri nonni, i nostri genitori, che hanno conosciuto l’occupazione nazista, non riconoscerebbero più Modena, medaglia d’oro per la guerra di Liberazione. Daniela Moscatti