L'incoerenza ambientalista

Fino a pochi mesi fa, i figliocci di "madre" Terra si reputavano ecologisti e sognavano svolte green e transizioni ecologiche. Si vantavano di spostarsi su monopattini, biciclette, auto elettriche, cammelli e somari, di consumare alimenti biologici, equosolidali a km zero e di abbracciare alberi e animali in segno di solidarietà nei confronti di mamma Gaia. Ora, con la crisi ucraina  gli (a questo punto ex) "gretini" occidentali, oltre ad aver stranamente perso la parola, si sono detti disposti ad inghiottire centrali a carbone, trivelle, rigassificatori e OGM. I più arditi, hanno addirittura confessato di essere disposti a rinunciare al bene supremo dell'aria condizionata. Poi dicono che darsi la zappa sui piedi non è più di moda. Gianni Toffali, Verona