La Chiesa e il modernismo

Con il progressivo processo di scristianizzazione delle società occidentali si sono dapprima svuotate le chiese, poi piazza San Pietro ed ora, infine, rischia di essere abbandonato perfino un luogo simbolo della devozione cattolica come Lourdes dove i pellegrini sono in calo, tanto che gli alberghi rischiano di ridursi da una ventina ad appena quattro. Ma non c’è tanto da meravigliarsi se la Chiesa e chi dovrebbe condurla si lasciano travolgere dalle mode, come il malinteso “modernismo” ed il conseguente e dilagante relativismo secondo cui ogni individuo, in un impeto di onnipotenza, diventa artefice e creatore della propria morale e dei propri modelli di comportamento, che sono sempre autoassolutori. Ma se l’inquilino di Santa Marta non usa i poteri dell’istituzione che presiede e che, storicamente, sono o sono stati immensi, ma si limita a dire di “essere addolorato” per la conversione  in moschea di Santa Sofia, allora chi potrà mai difendere i valori del cristianesimo e la sua sopravvivenza? Enrico Venturoli, Roma