La mamma e il vaccino che non arriva

Mia madre di 86 anni, a causa della sua serie di patologie, è monitorata a casa dal suo medico di famiglia a Bologna centro. Come paziente a rischio ha ricevuto la prima dose di vaccino anti covid a domicilio il 17 febbraio 2021, la seconda un mese dopo e, per me che ora vivo a Milano, in quel periodo è stato motivo di grande tranquillità. A settembre, quando si è cominciato a parlare di terza dose per le persone anziane, avevo la certezza che anche questa volta una paziente a rischio come lei avrebbe avuto la priorità. Ma sono passati due mesi e non abbiamo avuto ancora notizie. Mio babbo di quasi 85 anni, che è riuscito a ricevere la terza dose in un hub, contatta tutti i giorni il numero verde per avere aggiornamenti su quella di mia madre e non riceve mai la stessa risposta. Il medico di famiglia non sa nulla. Le farmacie idem. Ho segnalato il problema alla Regione. E mio babbo è stato chiamato per prendere informazioni.  Dopodiché il silenzio totale, anche ulteriori chiamate e messaggi allo Staff del Presidente sono state ignorate. Siamo disposti anche a pagare per fargliela fare a domicilio, se solo sapessimo a chi rivolgerci. Gli anticorpi di mia madre stanno calando e a breve noi figlie dovremo nuovamente lasciare i nostri genitori da soli per non mettere a rischio la sua salute, anche se siamo tutti vaccinati.  Inoltre io, con due bimbi non ancora vaccinabili, ho la ragionevole certezza che anche questo Natale non potrò passarlo alla stessa tavola dei miei genitori. Io ho 40 anni meno di mia madre e farò la terza dose fra una settimana. Paola Calzolari