La pessima abitudine della bestemmia

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Bologna, 2 marzo 2021 - Lo scorso mese di agosto ho passato una settimana a Pinarella di Cervia. Era la mia prima vacanza in Emilia-Romagna, regione reputata, tra l'altro, per le ottime strutture alberghiere, la bontà della cucina e la simpatia e affabilità delle persone. L'alberghetto dove ho alloggiato era grazioso, pulito, con personale educato e disponibile, ottima cucina e buon rapporto qualità-prezzo. Anche lo stabilimento balneare era pulito, ordinato e ben attrezzato. Quello che però mi ha lasciata davvero sbalordita, che mi ha spinto a scrivere questa lettera e che mi fa desistere dalla voglia di passare ancora una vacanza in Emilia-Romagna è stata la pessima e diffusa abitudine di bestemmiare delle persone, non solo ragazzi, ma anche adulti e persino bambini. Nonni e papà che bestemmiavano davanti a figli e nipoti, sotto gli ombrelloni, ragazzi e adulti che bestemmiavano nelle più svariate occasioni. Non che a Milano o in Sicilia, dove passo a volte le vacanze estive, si sia immuni da questa pessima e volgare abitudine. Spero in una sensibilizzazione delle persone verso un comportamento più civile. Rossella Marano

Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

La maleducazione, purtroppo, è un tema trasversale non attribuibile per censo, territorio o convinzioni religiose. E la consuetudine diffusa della bestemmia, ancor prima di mancare di rispetto ai sentimenti e ai valori religiosi offende il comune sentire delle più elementari regole di urbanità e convivenza. C'è gente che usa il turpiloquio che nulla sa di Nostro Signore. Tira in ballo il nome di Dio semplicemente per maleducazione, per imitazione, per cattiva abitudine e non si rende nemmeno conto di ciò che dice. Certo è che statisticamente nessuno quando impreca insulta Buddah o Allah. Sarà per vuoto di valori o ignoranza, ma l'unico mezzo che abbiamo per combattere questa pessima consuetudine è l'educazione che deve insegnare il rispetto altrui. Nessuno è obbligato a credere in Dio, ma con la bestemmia si manca di rispetto, non solo alla religione, ma anche a coloro che hanno fede. 

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