Era meglio il silenzio

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 21 luglio 2020 - Mi piacerebbe sapere cosa ha spinto il vice ministro dell'Economia Laura Castelli a dire che se i ristoratori sono in crisi possono cambiare lavoro e il Governo li aiuterà. Incompetenza o cinismo? Parole come queste, in un momento così delicato suonano offensive. Alessandro Governatori

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Contro il vice ministro c'è stata una giusta sollevazione. Certo, più che una intenzione vera si tratta più di parole che forse nemmeno rispecchiano l'idea del Governo stesso. Sicuramente suonano come una provocazione in un frangente i cui molti ristoratori hanno locali e tasche vuote con pessime prospettive per il futuro. Ecco le parole di Laura Castelli:  "Bisogna aiutare gli imprenditori creativi a muoversi nei nuovi business. Se una persona decide di non andare più a sedersi al ristorante bisogna aiutare l'imprenditore a fare un'altra attività e non perdere l'occupazione". Una osservazione al ministro. Dopo aver inventato bonus per tutti e per tutto, compresi i monopattini, si può pensare ad incentivi e regole che consentano ai ristoratori di riprendere l'attività. Comunque il vice ministro avrebbe fatto meglio a tacere. In ogni caso questa uscita assomiglia più ad una gaffe che ad una opinione strategica. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net