Sos, mancano i medici di famiglia

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 28 luglio 2021 - Il medico di base di mia mamma e il mio vanno in pensione a fine luglio. L’ Asl ha comunicato alla farmacia, che fatto richiesta di in sostituto, che non manderà nessuno. Penso che sia una cosa indecente che l’Asl non tuteli le persone anziane come mia mamma, che cammina con molta fatica. Per lei è un problema avere il medico lontano da casa. Mi piacerebbe che qualcuno rispondesse al perché non viene sostituito.

Sergio Mascellani

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

I medici di famiglia sono l’ossatura della sanità di base, sono i camici bianchi più vicini alla gente. Da loro ci si aspetta sempre una cura, ma anche un sorriso, una frase rassicurante, un consiglio. Sono figure a metà strada fra il professionista a cui affidi parte della tua vita e il parroco che sa darti speranza. Lo vorremmo tutti sempre disponibile (e spesso lo è), e lo vorremmo tutti vicino a casa (e spesso lo è). Ma mentre istituzioni, sindacati, rete sanitaria cantano le lodi della medicina del territorio ci accorgiamo che il numero dei medici di base è insufficiente. A Falconara, nelle Marche, per effetto dei pensionamenti e di altre ragioni 9mila persone su 25mila attendono la nomina di un sostituto. Secondo le stime della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) in Italia i professionisti di famiglia sono pochi e lo saranno ancor meno nei prossimi anni. Fra 2-3 anni, a fronte dei numerosi pensionamenti, si calcola una carenza d’organico che va dalle 10mila alle 15mila unità. Recentemente c’è stato un bando per la copertura di un migliaio di posti, ma ne servirebbero di più. Alla scarsità di posti disponibili si aggiungono anche i ritardi con cui vengono indetti i nuovi bandi di concorso. Il risultato è quello che conosciamo. Il Ministero della sanità batta un colpo. Se c’è.

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