Mascherine, maleducazione e rispetto dell'ambiente

La lettera. Risponde il condirettore de il Resto del Carlino Beppe Boni

Bologna, 31 maggio 2020 - Scrivo per lamentare l'assoluta mancanza di senso civico di molti cittadini. Stiamo correndo un rischio concreto di essere sommersi, mare compreso, da milioni di mascherine, gettate senza alcun criterio in ogni angolo del paese. Devono sparire le mascherine gratis e, solo targandole, si potrà debellare, o almeno limitare, l'immonda pratica dell'usa e getta. Come? Targandole. All'atto dell'acquisto il venditore dovrà chiedere il codice fiscale dell'utilizzatore e dovrà, mediante timbro indelebile, targare la mascherina rendendo rintracciabile chi butterà in maniera scriteriata questo prodotto inquinante. Lo Stato che di notte, come un ladro, fece prelievi non autorizzati sui nostri conti correnti saprà certamente trovare la formula giusta per rendere il tutto il meno macchinoso possibile: se è riuscito quella notte potrà farlo anche ora e,questa volta,per un buon motivo. Luigi Bignami Risponde il condirettore de il Resto del Carlino Beppe Boni E' effettivamente un nodo su cui bisogna porre attenzione. Ma non meno rispetto al tema della maleducazione nello smaltimento e nell'abbandono dei rifiuti che già esisteva prima del Covid e che probabilmente continuerà ad esistere anche a fine emergenza. Sulle mascherine forse bisogna insistere con un massiccio piano di informazione ed educazione che martelli nella testa dei cittadini l'esigenza di trattarle come rifiuti speciali e quindi smaltirle nel modo corretto indicato da chi ha facoltà di occuparsi d questo problema. Tutti applaudono quando quando si parla dei grandi temi ecologici che riguardano il pianeta e poi magari gettano a terra un fazzoletto di carta. Ieri camminando sulle sponde di uno splendido lago incastonato ai lati del fiume Panaro nei pressi di San Damaso, a Modena, dove si pescano carpe e lucci in acque cristalline, ho visto cartacce e bottiglie di plastica abbandonate da pescatori. Altri pescatori raccoglievano i rifiuti lasciati dai colleghi scorretti. I primi andrebbero multati come chi non mantiene le distanze per l'emergenza Coivid (400 euro), i secondi premiati. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net