Matrimoni e conversione all'Islam

La Voce dei Lettori

Luca Attanasio, l'ambasciatore ucciso in Congo, e la moglie Zakie sono uno splendido esempio  di una famiglia costruita su un amore che supera confini, lingua , culture e tradizioni diverse. Purtroppo in queste ore c' e' chi tenta di sciupare tutto questo con un goffo tentativo di proselitismo religioso, come se non fosse possibile un matrimonio felice mantenendo ambedue i coniugi l' appartenenza ad una religione diversa. Questo tentativo e' agevolato dalla richiesta dei Comuni italiani di richiedere obbligatoriamente una dichiarazione di conversione all' Islam se un cittadino italiano vuole sposare una donna di un paese mussulmano, compreso il Marocco, dichiarazione convalidata da un Iman, senza la quale le nozze non si possono celebrare.  Come responsabile delle politiche famigliari nel Governo Berlusconi fermai suo tempo  il tentativo di introdurre nel nostro ordinamento la cosidetta Kafala, cioe' l ' affido- adozione di un bambino proveniente  da un paese mussulmano, possibile soltanto se la coppia affidataria italiana si sia convertita  all' Islam, perche' in contrasto con i principi di liberta' religiosa garantiti della nostra Costituzione. Faccio un appello oggi al Governo italiano ed al Parlamento affinché cancelli l' obbligo di presentazione di una dichiarazione di conversione all' Islam se un cittadino italiano vuole sposare civilmente una donna proveniente da un paese mussulmano. Carlo Giovanardi