L'impunità dei pirati del monopattino

La lettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 21 luglio 2022 - Sono un cittadino che non sopporta il degrado di Bologna. Ho più’ volte segnalato alla polizia urbana , incontrata (in piazza maggiore o sui viali), mai sotto  i portici. L'abitudine  di sfrecciare con i monopattini sotto i portici , anche a velocità sostenuta, è insostenibile. A volte mi permetto di ricordare al conducente che non sono piste ciclabili. Spesso ricevo insulti. Oggi sono stato minacciato….ed ho lasciato perdere.

Giovanni Capaci

Risponde Beppe Boni I conducenti dei monopattini elettrici (non tutti ovviamente) sono i nuovi pirati della strada. Sfrecciano sotto i portici dove battono in velocità anche i ciclisti, li trovi sulle strade a grande scorrimento che sbucano da tutte le parti, di sera appaiono come fantasmi ovunque. Gli automobilisti sono invece perennemente sotto tiro e nel mirino senza pietà. Sgarri dieci minuti nel parcheggio a pagamento e sei nei guai, gli autovelox si stanno moltiplicando come i funghi dopo una piovuta, le auto dei vigili urbani con controllo mobile del limite di velocità sono sempre in caccia. I conducenti dei monopattini, nonostante le grandi promesse delle istituzioni, restano anarchici metropolitani in libera uscita. Le regole in teoria ci sono, ma sono scarsamente rispettate e i controlli sono altrettanto rari. Il decreto Milleproroghe prevede un giro di vite. Ha stabilito che fuori città i monopattini possono viaggiare solo sulle piste ciclabili o negli spazi riservati alle bici. È stata cancellata la norma approvata  lo scorso anno, che consentiva a questi mezzi di muoversi fuori città su qualsiasi tipo di percorso. Lo stesso decreto ha anche rinviato al 30 settembre 2022, il termine entro cui i monopattini dovranno essere dotati delle frecce e di entrambi i sistemi di frenata (anteriore e posteriore): per i monopattini già in circolazione è invece confermato l’obbligo di adeguarsi entro il primo gennaio 2024. Speriamo, per ora siamo nella giungla.

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