Bologna, 24 novembre 2020 - Tempo fa ho letto un articolo su Dante che mi ha sorpreso. Che Dante sia il primo europeista è una interpretazione del tutto personale dell'autore dell'articolo. Quanto riportato fra virgolette da sola mostra che ciò non è vero. Ma la chicca è che se fosse qui oggi sarebbe del Pd. Forse l'autore ha letto Dante a modo suo, basta l'Inferno per dimostrare che Dante sarebbe tutt'altro. Fustigatore di costumi - gay- pride,, inseminazione artificiale, utero in affitto, seme in provetta, matrimoni gay, adozioni coppie unisex ecc ecc. Secondo voi sarebbe del Pd? Non so se oggi parteggerebbe per qualcuno ma credo che non starebbe con nessuno dei due soli da Lui ipotizzati. Ne con la Chiesa (Papa) ne con L'imperatore ( Europa tedesca) . Forse andrebbe in esilio in Tibet.
Orazio Pezzi Risponde il condirettore del Carlino Beppe Boni
A volte si cerca di interpretare i grandi del passato con gli argomenti dell'attualità. Non è vietato, ma certo tutto è affidato alle opinioni che possono essere discutibili o condivisibili. Una tema come la rilettura del Sommo Poeta in chiave moderna può essere una operazione controversa oppure un esercizio letterario. Ognuno è libero di pensarla come vuole. Godiamoci per ora le celebrazioni dantesche del settimo centenario della morte che una città come Ravenna sta cercando di realizzare nonostante le difficoltà dovute all'emergenza sanitaria. Dal 21 novembre, fra le altre cose vanno in scena sul web, per esempio, le Letture classensi, a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune e della Biblioteca Classense, le conferenze che ormai da molti anni i più illustri dantisti tengono nella città dove riposano le spoglie di Dante. Tra lingua, storia e modernità, le Letture costituiscono un momento di studio e di dialogo con la comunità scientifica internazionale. Le celebrazioni sono molteplici e vanno difese e mantenute anche se in tempi normali avrebbero avuto tutt'altro svolgimento. Anche questo è un modo per non cedere alle limitazioni che ci impone il maledetto virus.