Ondata Covid, troppe lacune negli ospedali

La lettera Risponde il condirettore del resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 25 marzo 2021 - Sono 340 medici e 80 infermieri i  sanitari deceduti causa covid in Italia , cifre che fanno rabbrividire per come sono morti. Abbiamo visto il nostro personale sanitario sottoposto a turni massacranti compiere il proprio lavoro in condizioni inadeguate per quanto riguarda attrezzature che salvaguardassero la loro incolumità. Dicevano che avevamo la sanità migliore del mondo ma non era vero, abbiamo personale tra i migliori del mondo anche ospedali dove vengono compiuti interventi eccezionali ma ci è  mancata l'organizzazione e l'attrezzatura nel caso dell'emergenza che doveva essere garantita da un piano non rinnovato o inesistente. E' una cosa troppo grave che non può essere insabbiata. Angelo Contri, Pievepelago (Modena)

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni La sanità italiana è complessivamente di qualità, sia sul piano dell'assistenza che della ricerca. Ciò che non ha funzionato è la difesa verso la pandemia che ci ha colti di sorpresa un anno fa. Si disse non ci faremo trovare impreparati alla seconda ondata e invece per certi aspetti non è andata così. Ci siamo accorti che dopo un anno gli ospedali sono al collasso e i reparti sono stati potenziati qua e là ma non in modo omogeneo lungo la penisola. Come ha scritto ieri sul Carlino Alessandro Farruggia le terapie intensive e quelle sub intensive si stanno saturando di giorno in giorno. Il ministro Roberto Speranza promise aumenti del 115% dei posti letto e nelle terapie intensive, assunzioni di medici e infermieri: tutto ciò lo si è visto in modo assolutamente parziale. Nelle Marche il 64% dei letti è impegnato da pazienti Covid, una percentuale che sta mandando in till tutta la rete. Ovunque sono stati rimandati visite e interventi operatori di altro genere nonostante le convenzioni coi privati. Dovevamo arrivare meno impreparati. Speriamo che il vaccino ci faccia raggiungere l'immunità, ma come fanno i militari serve comunque un piano di emergenza. Vero.

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