Ospedale devastato a Napoli, vergogna da punire

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 13 marzo 2020 - Se fossimo in un Paese normale, gli scalmanati parenti del giovane delinquente ammazzato da un carabiniere a Napoli, verrebbero chiamati a rispondere penalmente ed a risarcire i danni fatti al pronto soccorso cittadino fino all’ultimo centesimo! Appunto…se fossimo in un Paese normale…! Aggiungo che se quel ragazzo avesse fatto una vita onesta, sarebbe ancora al mondo, ci pensino i signori parenti, e riflettano anche su come lo hanno tirato su. Massimo Cavalli, Bologna

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni L'assalto al Pronto soccorso del vecchio Ospedale Pellegrini sui Napoli è quasi concettualmente più grave della rapina dei due ragazzini finita con la morte di uno di essi perchè il carabiniere si è giustamente difeso. La rapina di due minorenni non è un fatto ammissibile, certo, come non lo è se commessa da maggiorenni. La legge esiste per punire proprio questi comportamenti che purtroppo fanno parte della nostra società. Ma l'assalto al Pronto soccorso di un ospedale (dove era ricoverato il ragazzino inizialmente ferito grave) non ha alcuna spiegazione logica. E' una vergogna. Chi decide di fare il bandito ruba e rapina. E' una scelta criminale ma conserva una sua spiegazione per quanto perversa: non lavoro ma faccio il delinquente. Ma i medici del pronto soccorso che colpa hanno se un baby rapinatore rimane ferito in un <incidente sul lavoro>? Alcuni dei parenti e degli amici della famiglia della giovane vittima hanno detto che sono pronti a risarcire. Chissà se lo faranno sul serio...Intanto, se c'è ancora Giustizia in questo Paese, vanno puniti attraverso la legge senza sconti, senza pietà. E poi la Giustizia si dedichi al complice della vittima. Va punito ma anche aiutato ad uscire dal vortice della delinquenza. beppe.boni@ilcarlino.net

 

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