Proteste sì, ma con prudenza

La Voce dei Lettori

Sulla scuola abbandonata, lasciata in una sorta di catalessi, assieme a tutto il mondo della cultura, esprimo tutta la mia solidarietà agli studenti. Mi pare che dati alla mano l'incidenza di contagi sia minima e non tale da dover decretare la fine della presenza scolastica in favore di quella telematica. Per le attività di ristoro invece la mia contrarietà, sono d'accordo che gli esercenti protestino, ma non con questa modalità che non va solo contro un decreto nazionale, ma contro il buon senso. Cosi si inaspriscono solo gli animi della gente, di quelli che partecipano. Ma anche di quelli che forse, meno civilmente, scendono in piazza a contestare senza mascherina. Lo so, siamo tutti stanchi, sopraffatti per il perdurare di questa immane situazione, ma consiglierei di usare toni più obiettivi e meno folkloristici. Abbiamo ancora sotto gli occhi il "circo" che è passato nella sfilata in America, ecco, non vorrei che si arrivasse anche da noi, a queste intemperanze. Piero Tacconi, Bologna