Welfare e furbastri

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 23 settembre 2020 - Mi chiamo Guglielmo e sono un percettore del reddito di cittadinanza. Sono invalido al 75% per causa di lavori usuranti in nero mal pagati. Ho tre figli, non voglio la carità, ma di lavoro qui a Messina non se ne parla con la legge 68/99; dovrei uscire dalla città, ma purtroppo soffro di attacchi di panico. Se non ci fosse stato il reddito di cittadinanza non so cosa avrei potuto fare per vivere. Willy1092, Messina

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

Le persone fragili vanno sempre aiutate, non c'è ombra di dubbio. E il sistema di assistenza italiano è uno dei più avanzati. Certo, si può migliorare ma ha sempre funzionato. Quindi siamo felici che persone come lei possano essere aiutate, i meccanismi di assistenza e di welfare non mancano. Il reddito di cittadinanza ha dato una mano ai meno fortunati, ma anche a tanti furbastri e truffatori e non sempre stimola la ricerca del lavoro da parte di chi ne è privo. E' questo aspetto che non va, lo abbiamo ripetuto tante volte. Quindi è il sistema da cambiare, non l'obiettivo. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net