Scuola, il bello è far impazzire le maestre

La lettera Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 24 luglio 2020 - C'era una volta il banco di legno verniciato di nero, che formava un tutto unico con la seduta a due posti, importante, perchè garantiva complicità, aiuto reciproco, amicizia; al centro il calamaio di vetro in cui in cui si intingevano le "cannette", ovvero le penne, con i pennini dalle forme più strane: c'erano i "gobbini", ma a me piaceva la Torre Eiffel, perchè la punta era sottile, sottile e la scrittura che veniva prodotta era perfetta. Questi banchi erano quasi intrasportabili e i bidelli li accatastavano faticosamente in un angolo soltanto quando l'aula era adibita a seggio elettorale.  Di quegli anni alle elementari ricordo tanto nero: quello dei banchi, quello del grembiule della maestra, quello dei grembiuli dei compagni maschi, però in classi separate dalle femmine e il bianco dei nostri grembiuli femminili, con fiocchi blu al collo.  Ora ci saranno i "NODE" per i nostri nipoti: postazioni monoposto con rotelle, ma avranno un fermo, o i bambini più piccoli si divertiranno a correre per l'aula da un capo all'altro, facendo impazzire le maestre? Bianca Belvederi

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni Il suo Amarcord è perfetto, come una di quelle fotografie in bianco e nero nitide, scattate più con la sensibilità dell'uomo che con la tecnologia di oggi. I grembiuli, il fiocco al collo, i banchi di formica e le sedie di legno. Poi quell'oggetto misterioso, il pennino, che in prima elementare ha rappresentato un piccolo incubo da superare nei primi giorni di scuola. Tempi passati, il mondo va avanti e Covid o non Covid tutto cambia anche a scuola dove si usano sempre meno le penne e molto di più i tablet. Forse i ragazzi faranno arrabbiare le maestre con i  Node, ma la stessa cosa avveniva quando c'erano le lavagne con i gessi bianchi e colorati sparsi ovunque, l'inchiostro che cadeva a terra dal calamaio, le classi pollaio. I tempi cambiano ma i piccoli troveranno sempre il modo di far impazzire le maestre. Altrimenti dov'è il divertimento? beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net