Lo spirito del Dopoguerra ci salverà

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 24 marzo 2020 - Quando leggo che la tragedia che stiamo vivendo potrebbe essere paragonata a una terza guerra mondiale, non mi sento di dare tutti i torti. Perché le guerre non si misurano solamente alla fine contando morti, feriti, città distrutte ecc. Ma i calcoli si fanno dopo misurando i crolli delle economie. Ed è quello che sta succedendo vedendo quante attività sono ferme: bar, ristoranti, negozi, città deserte ecc. Per non parlare, poi, delle località turistiche  E tutti sappiamo che le economie sono basate sui consumi. Se questi crollano tutto si ferma. Però,  come avvenne dopo la seconda guerra mondiale, potrebbe iniziare una ricostruzione. Il sottoscritto, nato nell'immediato dopoguerra, si ricorda benissimo come erano le città allora e come iniziava a lavorare gente, sopravvissuta ad anni di tragedie: si indebitava, si dava da fare senza orari e faticava per vivere, per mangiare. Non a caso negli anni successivi ci fu una forte crescita economica.

Fausto Salvalai

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Dopo il virus maledetto, che prima o poi finirà, ci sarà la ricostruzione sulle macerie economiche che adesso ci stanno sommergendo. Come ha scritto ieri il direttore Michele Brambilla sulle pagine del Carlino, il dopo sarà certamente diverso dal prima. Il presidente di una banca nei giorni scorsi mi diceva che parte del denaro che gli istituti di credito oggi prestano anche per aiutare le aziende in crisi non tornerà indietro e che molte imprese, soprattutto piccole e  medie, non sapranno risollevarsi. E sarà un problema per molte famiglie.Tutti speriamo di poter dar ragione a Giulio Tremonti, secondo il quale ogni crisi apre sempre scenari di grande opportunità. Sarà vero, ma per ora e per un bel po' di tempo, l'economia dovrà soffrire. Se la Germania rasa al suolo dopo la seconda guerra mondiale e Paesi come l'Italia, anch'essi devastati, si sono ripresi significa che la speranza  di ripartire più forte di prima esiste. Non bisogna perdere la fiducia nell'economia e nella natura umana che nel proprio intimo sprigiona, quando è ora, lo spirito di conservazione. beppe.boni@ilcarlino.net

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