Il rispetto dell'ambiente comincia dai piccoli gesti

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 21 novembre 2020 - Con la pandemia che imperversa in tutto il mondo insieme a un fortissimo degrado ambientale e inquinamento della terra e del mare si pone davanti all’intera umanità una domanda inquietante? Il cambiamento può essere gestito dai politici e dai potentati economici di tutto il mondo, oppure tutti noi, l’intera umanità dovrà modificare interamente i propri concetti di progresso, di sviluppo, di ricchezza?. Certamente sta crescendo in molti laconsapevolezza che il passato non tornerà più e che il pianeta non ci concederà un ritorno allo sfruttamento irrazionale delle risorse o al suo depauperamento. Una politica nazionale e mondiale dovrà avere il coraggio di convergere tutta su piani ritenuti indispensabili per la protezione del pianeta tutto, ma anche i coraggio di contrastare le potenze economiche che di fatto impongono il loro volere a tutta l’umanità. Sicuramente non osiamo neanche pensare a tutti i conflitti economici o anche militari che si apriranno. In un simile contesto una politica nazionale ancorata a vecchi schemi di sviluppo con autostrade, porti, ferrovie snodi industriali e altro è di fatto diventata obsoleta e va ripensata visto che cambiano tutte le priorità.

Vaccari Pierluigi, Formigine

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Lo sviluppo sostenibile non è solo una formuletta verbale o una frase fatta di cui spesso sui abusa fin troppo. E' il segreto dell'equilibrio che la società mondiale deve cercare di ottenere. Il progresso, l'economia, gli investimenti significano sviluppo e vita. Il concetto di sostenibilità significa che tale sviluppo deve essere il meno dannoso possibile per il mondo. E' possibile? Sì è possibile anche se si tratta di una battaglia difficile. E' comunque l'obiettivo a cui la società deve tendere. Il mondo dell'economia è già in buona parte sensibilizzato verso una evoluzione che rispetti natura, ambiente e vita delle persone. Ma c'è ancora molto da fare. Tocca alle istituzioni controllare e porre i paletti necessari evitando derive ideologiche. In questo grande gioco siamo coinvolti tutti. Il singolo deve cominciare con i piccoli gesti personali e insegnando a figli e nipoti il rispetto dell'ambiente. Un gioco di squadra. Proviamoci.

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