Tavolini sotto i portici, un aiuto ai baristi

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

Bologna, 12 giugno 2021 - Il Comune di Bologna come altri è sempre stato molto rigido nel far pagare ai cittadini l’occupazione del suolo pubblico. Ora sorprende vedere un fiorire di tavolini e sedie, collegati a bar, birrerie ecc., distribuiti malamente e  gratuitamente sotto portici e marciapiedi. Con quale diritto il Comune di Bologna decide di utilizzare, a vantaggio di pochi, il suolo di tutti? Forse perché la pandemia ha colpito duro? Ma come si farà poi a far cessare questa abitudine?   Silvana Modelli

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

La pandemia ha messo in ginocchio aziende, esercizi commerciali, bar, ristoranti. Costringe lo Stato a mettere mano al portafogli distribuendo milioni per evitare il tracollo dell’economia. Bar e ristoranti sono rimasti chiusi per mesi, hanno sanguinato, molti non sono riusciti a riaprire. Ed è per dare loro giustamente un po’di respiro che moltissimi comuni italiani hanno consentito, e giustamente, a queste attività di allargarsi temporaneamente con sedie e tavolini perchè fino a qualche giorno fa non era possibile consumare all’interno. Vogliamo condannare a morte questi esercizi? No. E anche adesso che è possibile sedersi all’interno di un ristorante (con limitazioni), è altrettanto comprensibile che ancora per qualche tempo si conceda a ristoratori e baristi di occupare spazi pubblici. E’ un aiuto necessario. Ci sono cittadini che si lamentano perchè si è ristretto lo spazio dei portici. Devono forse percorrerli in auto? Suvvia portate pazienza. Abbiamo vissuto mesi di solitudine, di dolore, di amarezza, di paura. Nell’emergenza si adottano provvedimenti di emergenza, è un ragionamento di buonsenso. L’Italia sta correndo velocemente verso l’immunità, i vaccini ci sono. Ne usciremo. Un tavolino sotto i portici o al posto di un parcheggio per qualche settimana ancora ci complica un po’ la vita, ma pensiamo che consentirà a molte imprese di non morire. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net