Delitti della Uno bianca, le nebbie da diradare

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 28 gennaio 2021 - Dopo più di trent'anni ancora si vuole indagare suli delitti della Uno bianca. Ci si perde altro tempo. Per scoprire cosa? Per trovare chi? Si pensa di trovare il bandolo della matassa tanto ingarbugliata fra fatti veri e presunti, depistaggi, falsi indizi, testimoni assenti, morti. I morti non rescusiteranno ed i colpevoli non li troveranno mai . È la dura realtà cui dobbiamo giocoforza sottostare ed essere realisti in questo cosiddetto Paese.

Umberto Antolini

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Sì, è vero si vuole ancora indagare. Ed è giusto farlo. La Procura della Repubblica di Bologna ha riaperto formalmente le indagini proprio in seguito ai reportage de il Resto del Carlino e alla caparbietà dei nostri cronisti. I colpevoli che si sono macchiati di omicidi e rapine sono stati tutti condannati, ma sono emerse zone d'ombra che allora non furono esplorate e che oggi, se è possibile, devono essere chiarite. Se ci sono state coperture o deviazioni, complicità dirette o indirette devono venire alla luce. Il dolore di quei giorni, lo strazio dei familiari delle vittime non sono ancora finiti. Il calendario della Giustizia è sempre aperto.

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