L'Europa valuta altri 4 vaccini: fare presto

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 28 febbraio 2021 - Sono passati quasi 2 mesi dal 27 dicembre quando anche in italia i primi vaccinati hanno visto la luce in fondo al tunnel. Per la gente comune però la luce è sempre più lontana visto che l'Europa ha esagerato in ottimismo,  l'Italia  non ha provveduto all'acquisto in autonomia come ha fatto la Germania ( sovranista anche la Merke?l) . Possibile  che solo Zaia abbia capito che mancando i vaccini la ripresa sia sanitaria che economica è impossibile ? Capisco che dietro ai vaccini ci sono interessi colossali ma dietro a ragioni di principio esistono le ragioni della sopravvivenza per milioni di cittadini. Mi chiedo se non sia possibile aggirare gli ostacoli che vengono frapposti all'acquisto autonomo da parte delle regioni .

Mi chiedo anche che fine ha fatto il vaccino Astrazeneca che anche se pervenuto , in Emilia  è sottoutilizzato  nella protezione  per il personale della scuola e per la polizia rispetto a come era stato previsto nel piano regionale.

Maria Bruni

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni L'Europa sui vaccini si è mossa secondo gli standard e la tempistica europei, ma oggi c'è necessità di dinamiche legate all'emergenza. Troppa lentezza nelle decisioni, contratti con le aziende fornitrici fatti con attenzione ai dati e meno attenzione alle clausole dei tempi di fornitura che ancora oggi zoppica.

Qui sì che al posto di funzionari di Bruxelles per i contratti serviva una task force di manager di grandi aziende italiane. E ora c'è il tema Sputnik, il vaccino russo che San Marino con altri 30 Paesi nel mondo ha già acquisito, mentre  L'Europa tergiversa. L'ondata di contagi si è fermata solo tra le categorie vaccinate e quindi bisogna perseguire questa strada con velocità massima, non con velocità di crociera europea.  Intanto sono quattro i vaccini anti Covid-19 che in ogni caso si preparano ad affrontare la procedura di autorizzazione da parte dell'Agenza Europea dei medicinali (Ema). Il più vicino al traguardo dell'approvazione è quello della Johnson & Jonhson. Seguono altri come Novavax, Curevac, Sputnik e forse uno cinese. Un solo appello: fare presto con i tempi dell'emergenza, non della normalità.  

beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net