Vaccini, il nodo Astrazeneca

Desidero segnalare un problema inerente la vaccinazione contro il Covid che interessa centinaia di migliaia di emiliano-romagnoli. Nella nostra Regione la fascia d'età 60-79 anni ha avuto due dosi di vaccino Astrazeneca. Non è stato consentito, a differenza di quanto permesso nelle altre Regioni, avere la seconda dose con un vaccino Mrna. Tutti gli studi scientifici certificano una caduta verticale della protezione del vaccino Astrazeneca  dopo  quattro mesi dalla seconda dose. Le norme attuali permettono, al di là del vaccino usato, la terza dose dopo sei mesi dalla seconda. I vaccinati Astrazeneca pertanto restano senza protezione per due mesi.  Tale situazione non si verifica per quanti hanno avuto il vaccino Mrna o la vaccinazione eterologa che restano protetti fino ai sei mesi previsti per la terza dose. Abbiamo quindi una disparità evidente tra chi è senza protezione e chi continua ad essere protetto.  E' stata sollecitata da più parti la necessità di anticipare di almeno un mese la terza dose per tutti quelli che hanno ricevuto le due dosi di Astrazeneca. Si tratta di una fascia particolarmente a rischio (60-79 anni) per età e patologie. A tutt'oggi dagli organi competenti non si è avuto alcun riscontro. I dati che settimanalmente la Regione pubblica evidenziano chiaramente che nella fascia d'età 60-79 i contagi e le ospedalizzazioni sono, rispetto ad altre fasce, percentualmente superiori. La Regione Emilia-Romagna, unica in Italia a non consentire a quanti avevano avuto la prima dose di Astrazeneca di poter avere una seconda dose con vaccino Mrna, penso debba intervenire per sanare questa evidente disparità di trattamento. Anticipare la terza dose per i vaccinati Astrazeneca, senza protezione dopo quattro mesi, ritengo sia una giusta soluzione.   Franco  Romano