Vaccini ai parenti, errore in buona fede

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 10 gennaio 2021 - Leggo l'articolo  sui vaccini somministrati a fine giornata nell'ospedale di Modena a parenti anzichè ai sanitari che ne avevano diritto. Non è ben chiaro chi ha sbagliato: i vaccinatori o la rete organizzativa che si occupa delle vaccinazioni? E' un caso che fa riflettere.

Cesare Rovinetti, Reggio Emilia

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Mettiamola così. L'errore è su entrambi i fronti. Riepiloghiamo: due medici e un volontario sono stati spostati ad altro incarico con un provvedimento dell'Ausl. Due giorni fa sono avanzate 6 dosi di vaccino antiCovid (già questo è anomalo) e gli addetti a fine giornata hanno ingaggiato parenti e amici per evitare di gettarle via. Hanno agito in buona fede, pur sbagliando. Avrebbero dovuto chiamare immediatamente la responsabile del servizio e affidare a lei il compito di reperire rapidamente sei operatori sanitari di riserva per utilizzare i vaccini. Non è stato fatto. E questo è il primo errore. Evidentemente però al di là della lista giornaliera degli aventi diritto gli operatori avrebbero dovuto avere a disposizione una lista di riserva con reperibilità di nomi e cognomi e numeri di telefono. Nulla di tutto ciò. E questo è il secondo errore. Un pasticcio a più mani. L'importante, almeno, è che i vaccini non siano andati sprecati. E forse l'invio dei carabinieri del Nas è stato eccessivo. C'è ben altro da controllare nella giungla dell'emergenza.

beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net