Virus, adattiamo la nostra vita senza rivoluzioni

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del carlino Beppe Boni

Bologna, 8 genaio 2021 - Il Covid probabilmente non ci lascerà presto e già da più parti, in campo medico, si comincia a dire che dovremo imparare a conviverci. Credo che da adesso bisognerà organizzare la vita sociale secondo l'anno solare e non più inseguendo l'attuale anno scolastico, per sfruttare appieno i mesi in cui si può vivere all'aria aperta con minori rischi di contagio. Oggi corsi, attività sociali, sport, perfino le parrocchie chiudono i battenti ai primi di giugno per ripartire a settembre inoltrato, incontrando nei mesi più "chiusi" molti ostacoli. Che ne pensa?

Andrea Pedrini, Bologna Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni E’ realistico affermare che con il Covid dovremo imparare a convivere, a meno che non scompaia del tutto come è accaduto con altri contagi epocali come la Spagnola. Può anche darsi che il virus si riduca ad una influenza con cadenza stagionale come l’influenza classica e se dovremo abituarci alla periodicità dei vaccini nulla di male. Ora siamo ancora in emergenza e si naviga a vista per molteplici aspetti, ma prima o poi arriveremo ad un punto di equilibrio. Bisogna avere fiducia nella scienza e non ragionare con la testa affondata nei social come i No vax più radicali. L’idea di organizzare la vita dell’intera società secondo l’anno solare per sfruttare i mesi meno favorevoli al virus è un po’ troppo acrobatica. Non ci sarà necessità di attivare difese estreme. Probabilmente però dovremo adattare parzialmente la nostra vita e la dinamica della società in cui viviamo anche in base ai pericoli del Covid, la cui aggressività però secondo, la comunità scientifica internazionale, è destinata a calare gradualmente. Infine, va detto che la scuola con i suoi ritmi e i suoi riti non può essere un teorema immutabile. In questi giorni, per esempio, poteva essere utile allungare la pausa delle vacanze mentre si arriva al picco di contagi, col recupero del tempo perduto a giugno. E invece fra Comuni, Regioni, Governo e autorità scolastiche si assiste ad un avanzamento in ordine sparso. Divisi alla meta. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net