Dal salto in A targato Zironi alla difesa record di Ulivieri

Sono 13 le volte in cui al Modena è riuscito il colpo, 5 dalla serie B. Nell’80 si riparte dopo anni bui, nel 2000 il capolavoro Tosi-De Biasi

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di Rossano Donnini

Nei suoi 110 anni il Modena ha conquistato 13 promozioni: 5 dalla B alla A; 6 dalla C alla B; 2 dalla C2 e D alla C1. Ecco le promozioni raccontate in sintesi.

1937-38, dalla B alla A: due le promosse e il Modena chiude in testa con 43 punti come Alessandria e Novara. Si va agli spareggi, che iniziano a Milano con Alessandra-Modena. È proprio un alessandrino, Alfredo Notti, a trascinare i gialloblù al successo con una doppietta e l’assist per il gol di Zironi nel 3-0 sui piemontesi. L’Alessandria perde anche con il Novara, promosso insieme al Modena.

1940-41, dalla B alla A: La squadra ha un rendimento regolare e finisce seconda dietro al Liguria. In difesa spiccano due ventenni, il portiere Sentimenti IV e il terzino Renato Braglia. L’attacco è il migliore del campionato con 74 reti. Sentimenti III, capocannoniere con Gei del Brescia, ne firma 24, il centravanti uruguaiano Banfi 22.

1942-43, dalla B alla A: in pieno conflitto mondiale il Modena dopo una sola stagione fra i cadetti riconquista la massima serie con il primo posto e il miglior attacco, 65 reti, 15 di Banfi, tornato dopo un anno alla Juventus. Un altro rientro, dopo due stagioni alla Lazio, è quello di Zironi, miglior marcatore gialloblù con 19 gol. Si mettono in luce Braglia, Neri, Remondini e Malinverni, future colonne del Modena che nel 1946-47 chiuderà terzo in Serie A, miglior piazzamento di sempre.

1960-61, dalla C alla B: la promozione arriva dopo un braccio di ferro con la Biellese, risolto a quattro dal termine quando i gialloblù battono 1-0 al Braglia i diretti rivali. All’andata si era imposta la Biellese 2-0, sconfitta che era costata la panchina all’ungherese Lelovich, sostituito da Malagoli. Il portiere Balzarini con 21 reti subite è il meno battuto del torneo, mentre il centravanti Pagliari, idolo della tifoseria, va a segno 14 volte.

1961-62, dalla B alla A: dopo 13 stagioni il Modena dei tanti modenesi ritrova la massima serie un po’ a sorpresa vista la concorrenza di Genoa, Napoli e Lazio. Il secondo posto che vale la promozione arriva nell’ultima giornata, battendo 3-1 il Bari al Braglia.

1974-75, dalla C alla B: primo posto blindato con il 3-1 di La Spezia nell’ultimo turno, ma per tutto il campionato la squadra di Galbiati incanta a centrocampo, dove Bellotto corre, Ragonesi ragiona e Zanon inventa. Inizialmente manca chi concretizzi il loro lavoro e nel mercato di riparazione arriva il centravanti Bellinazzi, che in 28 partite segna 10 reti.

1979-80, dalla C2 alla C1: dopo due rovinose retrocessioni il Modena riparte in economia, con un tecnico alle prime armi, Bruno Pace, che facendo di necessità virtù si inventa una squadra vincente, dove i goleador, oltre al giovane interno Cuoghi, autore di 12 reti, sono un terzino, Corallo, 11 gol e un mediano, Guidazzi, 9.

1985-86, dalla C1 alla B: il Modena di Mascalaito ottiene la promozione chiudendo appaiato al Parma di Sacchi. Il ventunenne portiere Ballotta, sì, proprio lui, il fantasista Domini e il bomber Frutti, capocannoniere del torneo con 21 reti, sono i punti di forza gialloblù.

1989-90, dalla C1 alla B: Ulivieri, tecnico in cerca di rilancio dopo una sosta forzata, modella una squadra pressoché insuperabile in difesa, solo 9 i gol subiti da Ballotta, ordinata a centrocampo sotto la regia di Bergamo e, pur senza un vero bomber, pungente in attacco con gli agili Nitti e Gasparini e il panzer Bonaldi. Risultato: primo posto e promozione con tre turni d’anticipo.

2000-01, dalla C1 alla B: primo capitolo del capolavoro firmato da Tosi dietro la scrivania e De Biasi in panchina. Squadra profondamente rinnovata e sempre al comando, una cavalcata trionfale pur se a poche giornate dal termine il Como si avvicina pericolosamente. Ma nel penultimo turno, a Brescello, il gol di Ginestra nel recupero regala un sofferto e rassicurante successo.

2001-02, dalla B alla A: secondo capitolo del capolavoro Tosi-De Biasi. Con pochi ritocchi, come il ritorno di Ballotta, la squadra che aveva dominato in C1 si ripete in B, conquistando la promozione con tre turni d’anticipo. È la ’Longobarda’, compagine unica per le qualità morali dei suoi componenti.

2018-19, dalla D alla C:il Modena chiude alla pari con la Pergolettese, che ha la meglio nello spareggio promozione. Con Malverti in panchina vince poi il playoff con la Reggiana e sale in C da ripescato.

2021-22 dalla C alla B: L’abbiamo già raccontata a lungo. E’ l’ultima che ci regala un bellissimo presente.