Enomet: "Impianti per il vino all’avanguardia"

L’azienda è attiva da 25 anni: "Sviluppiamo cantine complete e ci occupiamo sia della parte architettonica, che di quella tecnologica"

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di Davide Eusebi

TAVERNELLE (Pesaro-Urbino)

Enomet Impianti S.r.l. è presente sul mercato dal 1996 e si occupa principalmente di progettazione e realizzazione di macchinari per enologia. Filippo Cocci, responsabile commerciale, in cosa consiste la vostra mission?

"La nostra azienda è formata da un’equipe di 15 persone con diversi tecnici qualificati. Operiamo in Italia e all’estero, sviluppiamo progetti di cantine complete e ci occupiamo sia della parte architettonica che tecnologica, proponendo impianti innovativi, avvalendoci di diversi brevetti e di personale che ha maturato un’esperienza di oltre 40 anni nel settore. Le varie fasi della nostra attività, dalla progettazione alla realizzazione, sono principalmente gestite dal nostro ufficio tecnico che in caso di necessità si avvale di consulenze esterne qualificate. L’installazione degli impianti, anche quando è gestita da imprese esterne, è sempre seguita direttamente dai nostri tecnici. Disponiamo di un servizio di assistenza tecnica interno ed esterno e siamo in grado di effettuare interventi e riparazioni, in Italia ed all’estero, anche su macchinari non di nostra produzione, previa verifica degli stessi".

Quali sono i vostri ultimi modelli e quali vantaggi possono portare a chi li usa?

"Tra le nostre ultime novità in ambito enologico posso citare Galileo, sistema di recupero della Co2 di fermentazione. L’impianto consente di recuperare l’anidride carbonica di fermentazione così da poterla utilizzare durante i vari processi di lavorazione. Poter disporre di enormi quantità di anidride carbonica in vendemmia, consente agli enologi di applicare lavorazioni in riduzione in tutte le pratiche enologiche che traggono benefici da questa tecnica. Altro punto fondamentale è il fatto che la Co2 recuperata non viene dispersa nell’atmosfera, il riutilizzo del gas prodotto dalla fermentazione diminuisce il quantitativo di gas disperso nell’atmosfera con indubbio vantaggio ecologico. Da due anni la stiamo applicando anche nei birrifici con ottimi risultati".

Sistema di Batonnage, che risposte date?

"Cartesio è la macchina innovativa per il sistema Batonnage. Come è noto nel corso di svariati processi industriali si rende spesso necessaria tenere in agitazione la massa liquida all’interno di serbatoi. Nel caso si tratti di liquidi destinati al consumo umano, quali vino, birra, i particolari processi messi in atto richiedono che il rimescolamento risulti non troppo energico al fine di evitare azioni meccaniche violente che potrebbero in qualche modo interferire con la qualità finale del prodotto ottenuto. Nel caso specifico del vino, ad esempio, si è recentemente diffusa una tecnica denominata ‘Batonnage’, che consiste nel tenere in sospensione all’interno dei contenitori, anche per la durata di alcuni mesi, i depositi residui della fermentazione alcolica. Visto il sempre maggior apprezzamento che il mercato dà ai vini ottenuti seguendo tale procedura si è pensato di realizzare un dispositivo che consente una agitazione blanda ma efficace e soprattutto in maniera automatica".

La macchina che migliora le qualità organolettiche?

"Kalium più: deionizzatori a scambio ionico. Una tecnica per la riduzione del potassio nei vini bianchi e rossi e nei mosti d’uva. Tale tecnica è efficace e di facile applicazione, la stabilità tartarica è facilmente raggiunta con un processo rapido e sicuro. Vengono eliminati processi e pratiche costose, inoltre l’utilizzo di questa tecnologia comporta variazioni chimiche nei vini che contribuiscono a migliorare le caratteristiche organolettiche".

Avete soluzioni anche per gli spumanti?

"Potrei citare l’Aib, Accademia italiana bollicine, e le autoclavi in Pet per spumanti e frizzanti: sempre più si va consolidando il consumo di vini spumanti e frizzanti. Per la produzione e per l’imbottigliamento di questi vini sono necessari impianti sofisticati e costosi che non sono generalmente alla portata delle piccole cantine. Con l’impianto Aib invece, diamo la possibilità anche ai piccoli produttori di essere autonomi a costi contenuti, nella lavorazione di vini spumanti e frizzanti in proprio".

Pressatura soffice, rispetto delle uve, cosa garantiscono le vostre macchine?

"Le nostre macchine sono enologicamente all’avanguardia e vengono progettate per esaltare al meglio le qualità dell’uva nella maniera più delicata possibile. In merito alla pressatura soffice da lei citata, tale tecnica è una delle basi per ottenere mosti di qualità".