Un territorio che si estende per oltre 70mila ettari

Tra Firenze e Siena sono otto i Comuni che rientrano nell’area

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Le ‘capitali’ del Chianti sono le città di Firenze e Siena e le sue terre si estendono proprio a cavallo tra le due province: si tratta di 70.000 ettari che comprendono per intero i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e in parte quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano in Val di Pesa.

Il Consorzio, nato per primo in Italia nel 1924, oggi rappresenta 480 produttori, di cui 342 escono sul mercato con la propria etichetta, contraddistinta dal marchio inconfondibile del Gallo Nero. Gli scopi del Consorzio Vino Chianti Classico sono la tutela e la promozione del marchio Chianti Classico Gallo Nero. Tutela del territorio e valorizzazione dei suoi beni artistici, culturali e ambientali: questa la missione della Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico – Onlus.

Il marchio del Gallo Nero ha un’origine antica ed è stato oggetto di rinnovamento grafico, con l’obiettivo di creare un’immagine moderna, essenziale e di immediata lettura. Lo troverai su tutte le bottiglie di Chianti Classico, sul collo o sul retro.

Il nome Chianti Classico campeggia nella parte alta del cerchio e permette al marchio di differenziarsi dalle altre denominazioni, in maniera chiara e netta.

Il Gallo Nero è l’elemento che domina, catturando l’occhio: ha la forza comunicativa propria delle icone storiche e una silhouette immediatamente riconoscibile. La data di origine è l’altro tratto distintivo: non sono molte le denominazioni di vino che possono vantare una storia di oltre tre secoli.

La vendemmia nel Chianti Classico, infine, si svolge entro un periodo che può andare dalla prima metà di settembre alla seconda metà di ottobre e avviene in momenti diversi nelle zone del territorio, in base alla posizione geografica e dall’altitudine dei vigneti.