ArchiveTrattamenti con luce ultravioletta: ecco quando vengono consigliati

Trattamenti con luce ultravioletta: ecco quando vengono consigliati

Il consiglio / Controllare che il dispositivo emetta raggi di tipo UV-C e abbia la conformità UN62471

Un complesso impianto per la disinfezione dell’acqua mediante raggi ultravioletti

Un complesso impianto per la disinfezione dell’acqua mediante raggi ultravioletti

I trattamenti che sfruttano la radiazione ultravioletta sono tra i più utilizzati per sanificare con successo: usano la luce ultravioletta (UV) con lunghezze d’onda comprese nella banda UV-C (tra 100 e 280 nanometri) e sono in grado di modificare il DNA o l’RNA dei microorganismi impedendo loro di riprodursi o di essere dannosi. Si tratta quindi di trattamenti molto efficaci e molto utilizzati perché garantiscono ottimi risultati, in svariati ambiti. Bisogna però fare molta attenzione a utilizzare gli strumenti adatti: il consiglio, quando ci si affida a questo tipo di trattamenti, è quindi quello di controllare che il dispositivo da utilizzare emetta specificamente raggi di tipo UV-C (appunto quelli a lunghezza d’onda compresa tra 200 e 280 nm precedentemente nominati) e che sia validato per l’uso dal certificato di conformità UN62471. Quando vengono utilizzati? In una varietà di casi anche molto differenti tra di loro. I trattamenti con luce ultravioletta si usano per la disinfezione di cibo, acqua e aria. Il meccanismo attraverso cui si arriva a combattere eventuali batteri e germi presenti può essere così spiegato: quando un microrganismo è esposto a LTVC i nuclei delle cellule, a causa del processo fotovoltaico, sono modificate a tal punto che la divisione cellulare e quindi la riproduzione sono inibiti. Ecco perché le radiazioni ultraviolette rappresentano una valida opzione per sanificare a fondo e con successo.