L’Università di Modena e Reggio è tra gli Atenei con i migliori risultati occupazionali in regione: a confermarlo è il XXVII Rapporto AlmaLaurea, presentato il 10 giugno. Crescono infatti i tassi di occupazione e le retribuzioni per laureati triennali e magistrali, con valori superiori alla media regionale, e aumentano anche la stabilità contrattuale e la coerenza tra studi e lavoro. Ma come sono stati raccolti i dati? L’indagine annuale di Almalaurea, consorzio interuniversitario nato nel 1994 e partecipato da 81 atenei italiani, coinvolge migliaia di laureati, i cui percorsi vengono analizzati in base a criteri omogenei a uno e cinque anni dal conseguimento del titolo. Quest’anno sono stati coinvolti complessivamente 10.138 laureati Unimore: quelli di primo livello nel 2023, intervistati a un anno dalla conclusione degli studi, e i laureati magistrali del 2019, intervistati a uno e cinque anni dalla laurea.
L’indagine si è svolta su un campione ampio e rappresentativo: 3.256 laureati di primo livello, 1.882 laureati magistrali biennali e 494 laureati magistrali a ciclo unico per l’analisi a un anno; 1.650 magistrali biennali e 528 a ciclo unico per l’analisi a cinque anni.
Quali sono dunque i risultati per quanto riguarda i laureati triennali? Nel segmento dei laureati triennali del 2023 che non si sono iscritti a un successivo corso di laurea, a un anno dal conseguimento del titolo risulta occupato l’84,5% degli intervistati, in crescita rispetto al 81,9% dello scorso anno. Un dato che colloca Unimore al vertice regionale e supera sensibilmente la media emiliano-romagnola, pari al 78,6%. Il 33,1% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, il 32,1% a tempo determinato, mentre il 9,5% svolge un’attività in proprio. Il lavoro part-time coinvolge il 15,0% degli occupati (5,9% per scelta, 9,1% in forma involontaria). La retribuzione media mensile netta è pari a 1.486 euro, in crescita rispetto ai 1.433 dello scorso anno. Il 63,9% degli occupati ritiene la laurea molto efficace o efficace per il lavoro svolto; il 53,8% dichiara di utilizzare in misura elevata le competenze acquisite durante il percorso di studi. Un altro indicatore rilevante è rappresentato dalla prosecuzione degli studi: tra i laureati triennali intervistati a un anno, il 60,9% risulta iscritto a un corso di laurea magistrale, mentre il 37,6% si è inserito direttamente nel mercato del lavoro. Tra i laureati magistrali a un anno dalla conclusione del percorso, il 12,1% ha deciso di avviare una specializzazione o un ulteriore corso post-laurea.