
Agevolati i ragazzi meritevoli, esoneri per chi ha l’Isee sotto 30mila euro. Il rettore Calcagnini: "Così affrontiamo la sfida del calo delle immatricolazioni".
Quattro nuovi corsi di studio, di cui il primo interamente in inglese, una nuova offerta formativa per "crescere, scoprire e diventare", l’Isee fino ai 30mila per le borse di studio e le tasse, e la sfida al calo delle immatricolazioni, collegato al declino demografico. Così, l’Università di Urbino, rilancia la propria proposta didattica in vista dell’anno accademico 2025/2026. "Siamo una delle poche vere città-campus in Italia. Una città che vive intorno all’università. Tutta la vita economica e sociale risente della presenza di studenti e studentesse. Dobbiamo fare ancora di più per dare valore a tutto ciò", spiega il Rettore Giorgio Calcagnini.
Ecco così i quattro nuovi corsi di studio introdotti: la triennale in Chimica con elementi di intelligenza artificiale, la magistrale in Comunicazione digitale per la cultura, la magistrale internazionale in Economics and management of cultural resources and territories (nella sede dislocata di Fano, sulla costa), e la magistrale in Lettere classiche.
"Con il primo corso in inglese vogliamo attrarre studenti. Un percorso che cerca di essere molto focalizzato sulla valorizzazione del patrimonio culturale dei territori perché chi viene da fuori è interessato a conoscere quello italiano, uno dei principali al mondo", prosegue il Rettore Calcagnini. Che poi guarda anche alla sfida del calo delle immatricolazioni: "Non abbiamo un corso di laurea in Medicina. Siamo uno dei quattro Atenei con questo caso in Italia. Perciò temiamo un calo perché a ricaduta porta anche alla perdita degli studenti su altri corsi". E poi la concorrenza delle università telematiche. "Rischi che sono opportunità per fare meglio, per migliorare i servizi e la didattica, per innovare l’offerta formativa", conclude Calcagnini.
A completare il pacchetto didattico c’è il progetto Open Knowledge: 21 corsi trasversali dedicati a competenze come il pensiero critico, la sostenibilità, il lavoro di squadra, l’etica digitale, la cittadinanza globale e l’uguaglianza di genere.
"Il calo demografico è una sfida per tutti. Gli immatricolati reggono, per questo bisogna avere un rinnovamento continuo. Negli ultimi due anni abbiamo fatto un vero e proprio rinnovamento formativo, un reskilling, di tutti i corsi di laurea, adeguandosi al mercato potenziale del futuro. Da parte degli studenti c’è una forte voglia di stare bene a Urbino, lo dicono gli indici di apprezzamento ministeriali, intorno al 90%, grazie anche al connubio università e città", spiega Giovanni Boccia Artieri, pro Rettore alla Didattica dell’Uniurb. I corsi Open Knowledge (Ok Uniurb), attivi da 3 anni, sono aperti gratuitamente e si concludono con il rilascio di Open badge digitali, utili per il curriculum e spendibili nel mondo del lavoro. Rinnovate anche le strutture didattiche, gli spazi condivisi, le aule e i mezzi per l’insegnamento. "Curiamo al massimo lo stile di vita", conclude Boccia Artieri.
Nicholas Masetti