Piazza e municipio, un ’cuore’ nuovo per Reggiolo

Quaranta interventi su edifici pubblici, ma resta ancora tanto da fare: per recuperare la storica rocca servono quattro miloni di euro

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Le scosse telluriche del 20 maggio 2012, e soprattutto quelle di nove giorni dopo, a Reggiolo le ricordano molto bene, nonostante siano trascorsi dieci anni. Il sisma, soprattutto il 29 maggio, lasciò danni enormi ad edifici pubblici, chiese, negozi e abitazioni private. Perfino lo stellato ristorante Il Rigoletto aveva dovuto chiudere per i gravi danni lasciati dal sisma nella storica villa in cui era collocato. Ma a un decennio di distanza il paese reggiano è cambiato, riaprendo uno dopo l’altro tutti i principali edifici: dalle chiese fino al Centro Trentadue con le sedi delle associazioni del volontariato arrivando al primo stralcio del recupero del teatro e, soprattutto, la riapertura di palazzo Sartoretti, in centro storico, dove sono stati trasferiti tutti gli uffici del municipio. E perfino la piazza centrale ha cambiato volto, con il cuore del paese rimesso a nuovo, tanto da attirare nuove attività economiche e commerciali. Centinaia gli edifici ristrutturati in questi dieci anni. Alcuni immobili, tra i quali condomini con decine di appartamenti, sono stati demoliti e ricostruiti in modo totale, ovviamente con criteri antisismici e con le tecnologie moderne per il risparmio energetico. Palazzo Sartoretti è stato rimesso a nuovo, ospitando appunto gli uffici municipali ma anche spazi per esposizioni artistiche e biblioteca. Ma il lavoro non è affatto concluso. In progetto ci sono altri edifici da recuperare in modo totale, tra i quali la Scuola Umbertina, prevedendo una spesa totale di circa tre milioni di euro. Più lunghi sembrano i tempi di recupero della storica rocca, per la quale servono quattro milioni per una ristrutturazione completa. E poi la chiesa di San Venerio per un investimento di 550 mila euro, le ex scuole elementari di Villanova per altri 450 mila euro, la chiesetta di via Cappelletta per 50 mila euro, la chiesa di San Prospero per una spesa di centomila euro. La chiesa parrocchiale, gravemente danneggiata in parti vitali, è invece già aperta da tempo, così come quella di Brugneto, pure quella lesionata in modo evidente dal sisma del 2012. Nei mesi scorsi, facendo il punto della situazione, si era calcolato un totale di quasi quaranta interventi su edifici pubblici, per una spesa di 22 milioni di euro, di cui 15 milioni da bilancio regionale, tre milioni da donazioni private e quattro milioni da risarcimenti assicurativi.

Antonio Lecci