
Confabitare ha siglato un protocollo d’intesa con la Questura di Bologna
L’aumento dei furti in appartamento continua a rappresentare un’emergenza nazionale, con un incremento significativo nel corso del 2024 rispetto all’anno precedente. Le grandi città sono le più colpite, con una media di circa 7 abitazioni su 1.000 che subiscono un’effrazione. A livello nazionale, si registra un furto in appartamento ogni tre minuti. La principale causa di questo aumento è attribuita alla generale situazione di crisi economica, mentre il 38% delle denunce per questi reati riguarda stranieri senza permesso di soggiorno. Un’indagine condotta da Confabitare nel corso del 2024 ha evidenziato l’entità del fenomeno e la necessità di azioni concrete per garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Secondo i dati raccolti nel periodo 1 gennaio - 31 dicembre 2024, rispetto all'anno precedente, Bologna si colloca al vertice della classifica con un incremento del 29,2% dei furti in abitazione, seguita da Firenze +28,3% e Venezia +27,8%. Dall’analisi di Confabitare emerge un quadro complesso, in cui la crisi economica, l’immigrazione irregolare e il disagio sociale alimentano e favoriscono l’espansione della criminalità organizzata. Vi sono individui in condizioni di estrema precarietà, minori non accompagnati che spesso vengono reclutati dalla criminalità organizzata, e persone con problemi di tossicodipendenza che ricorrono ai furti per sostenere le proprie dipendenze. Inoltre, operano bande criminali specializzate, sia locali che internazionali, tra cui gruppi provenienti dai Balcani, noti per l’uso di tecniche sofisticate in grado di violare serrature senza lasciare segni evidenti. Per rispondere a questa emergenza, nel corso del 2024 Confabitare ha siglato un protocollo d’intesa con la Questura di Bologna, con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione dei furti e promuovere la sicurezza abitativa.