
Uno scorcio di Piazza Duomo illuminata dal sole di L'Aquila
La recente proposta di assegnare oltre cento alloggi comunali a canone calmierato a L'Aquila ha suscitato preoccupazioni da parte di Confabitare e FIAIP. Le due associazioni avvertono che un'immissione simultanea e non pianificata di un numero così elevato di unità abitative potrebbe alterare il delicato equilibrio tra domanda e offerta, con il rischio di svalutazione degli immobili esistenti e conseguenze negative per i piccoli proprietari. A destare ulteriori dubbi è il richiamo della Corte dei Conti, che ha evidenziato criticità nella gestione e nei costi di manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico, sollecitando maggiore trasparenza da parte delle istituzioni locali. Questo aspetto si somma alle preoccupazioni di Confabitare e FIAIP, che temono distorsioni nel mercato immobiliare locale e possibili ripercussioni sugli investimenti privati. Paola Trivellini, presidente provinciale di Confabitare L’Aquila, ha sottolineato che «una decisione di questo tipo, se non accompagnata da una pianificazione adeguata, potrebbe portare alla svalutazione del patrimonio immobiliare privato, penalizzando i piccoli proprietari che rappresentano una parte importante del tessuto economico locale». Dello stesso parere è Franco Lepidi, presidente provinciale di FIAIP, che avverte: «È necessario valutare attentamente gli effetti sul mercato delle locazioni per evitare che le nuove assegnazioni abbiano un impatto destabilizzante sul mercato».