Case sostenibili, croce e delizia degli italiani

Dati / Secondo una ricerca di BNL Bnp Paribas in Italia i costi vengono giudicati troppo esosi

Il 79% del campione intervistato giudica la ristrutturazione energetica troppo costosa

Il 79% del campione intervistato giudica la ristrutturazione energetica troppo costosa

Alcuni sostengono che comprare casa possa spesso rappresentare un salasso economico, anche a causa dei costi, decisamente importanti, della riqualificazione energetica. Tale inclinazione emerge anche da una recente indagine realizzata da BNL Bnp Paribas. La ricerca ha riguardato 12.000 cittadini di 8 Paesi europei, tra i quali l’Italia, su azioni e priorità davanti al cambiamento climatico e alla transizione energetica. In via prioritaria, va detto comunque che ben 4 cittadini su 5 riconoscono l’importanza di avere una casa a basso impatto energetico, per contrastare il cambiamento climatico e per non far perdere valore al proprio immobile. Analizzando con dovizia di particolari i dati a disposizione, si evince che la grande maggioranza degli italiani (83%) riconosce l'importanza della riqualificazione energetica della propria abitazione. Anzi, per il 77% è davvero doveroso investire nella ristrutturazione per evitare che l’abitazione si deprezzi o possa rischiare di essere venduta al di sotto del suo reale prezzo di mercato. C’è poi un 47% del panel monitorato che addirittura pianifica l'adattamento del proprio immobile per proteggerlo dai rischi climatici. Ma la ricerca pone anche l’accento su come la transizione energetica abbia, per gli intervistati, costi troppo elevati. E così i buoni propositi si scontrano inevitabilmente con altri elementi, giudicati decisamente penalizzanti in ottica green. Ed è così che il 79% del campione italiano giudica la ristrutturazione energetica troppo costosa (contro il 76% degli europei intervistati) e il processo troppo complicato (74%). C'è poi un 57% di coloro che, in condizioni economiche non agiate, è convinto che non potrà migliorarla. Se ci fosse invece una sovvenzione finanziaria pari ad almeno il 70% dei costi di ristrutturazione e il sostegno di un soggetto con l'incarico di seguire il progetto dall'inizio alla fine, ci sarebbe un incentivo ad eseguire la riqualificazione energetica. Come in altre parti d'Europa, anche nel nostro Paese, infine, si nutre scetticismo sugli impegni presi nell'ambito del Green Deal: un italiano su due pensa infatti che gli obiettivi non siano raggiungibili e quasi 8 su 10 credono che la scadenza sarà posticipata.