
La copertina di "Cohousing - Abitare un nuovo stile di vita" di Saverio Tondolo
La società ipertecnologica in cui viviamo ormai da anni ha relegato in soffitta antiche consuetudini e tradizioni: così i vicini di casa sono poco più che estranei e ci ritroviamo a pensare con nostalgia ai tempi in cui si giocava fino a sera nei cortili e attorno a quegli spazi di polvere e allegria su cui si affacciavano case con le porte rigorosamente aperte. Tutti si conoscevano e i rapporti umani erano autentici, genuini. Comunità, solidarietà, condivisione: parole che scaldano il cuore, ma che troppo spesso restano mera teoria. Fortunatamente, però, non sempre è così e le notizie confortanti in questo caso arrivano dal pianeta casa, dove sta prendendo piede anche in Italia un nuovo modello dell’abitare fondato proprio su valori come lo spirito comunitario, la solidarietà, il rispetto per l’ambiente. Tutto ruota attorno a una parola magica, cohousing, che letteralmente significa coabitazione, ma nella realtà definisce un insediamento residenziale composto da alloggi privati, correlato da spazi comuni destinati all’uso collettivo e alla condivisione. Ebbene, proprio del cohousing parla nel suo libro Saverio Tondolo, oltre che agente immobiliare, presidente di Confabitare Bat e responsabile del nostro Centro Studi nazionale sul cohousing, anche uno dei fondatori dell’associazione Cohousing Puglia, che sta curando la realizzazione di un avveniristico progetto nei pressi di Andria. In questo volumetto l’autore ci conduce alla scoperta di un mondo ai più sconosciuto e affascinante che coniuga in una sintesi mirabile tradizione e innovazione, privacy e socialità. Una rivoluzione, certo, ma innervata da consuetudini e valori antichi: così i cortili di periferia e le piazzette di paese ricompaiano sotto forma di aree giochi e orti comuni nel villaggio del futuro. La nuova frontiera dell’abitare è dietro l’angolo, vale la pena andarla a scoprire.