Mercato immobiliare bolognese: in città compravendite in netto calo

Osservatorio / Primi due trimestri del 2023: i dati parlano chiaro

Primi due trimestri del 2023 parlano chiaro

Primi due trimestri del 2023 parlano chiaro

Il mattone, come in ogni ciclo immobiliare, sta attraversando un momento di difficoltà certificato dal calo nazionale e locale delle compravendite. Tuttavia i prezzi non hanno nessuna intenzione di diminuire e la causa che determina tale circostanza è la forte diminuzione di offerta di nuove abitazioni sul mercato mentre la domanda rimane stabile o in leggera diminuzione. Nei primi due trimestri del 2023 in Italia il numero delle compravendite è diminuito del 13% e del 16,4%, mentre a Bologna il calo è stato più repentino con 23,9% e 22,8%. Normalmente, con il calare delle compravendite, ci si attende una diminuzione dei prezzi e un dato che si conferma nei Comuni di terza fascia al primo per poi arrivare ai Comuni di seconda e prima fascia nei successivi anni. Di solito nella città e in particolare nelle zone più ambite del capoluogo e dell’hinterland i prezzi tendono a stabilizzarsi. In questi ultimi anni, ad influenzare gli aumenti e i ribassi del mercato ci si è messa anche la direttiva UE “Case Green” per la quale gli immobili in Classe Energetica F e G nel 2030 non saranno né affittabili né vendibili. Quindi per il 2024 i prezzi rimarranno stabili salvo la diminuzione di un 3-4% degli immobili in Classe Energetica Bassa. Il numero delle compravendite si stabilizzerà per tutto il 2024 e non ci saranno le ventilate catastrofi che molti “furbetti” dell’immobiliare minacciano per comprare ai saldi. Giangiacomo Congiu Coordinatore Osservatorio Immobiliare CONFABITARE