Nel giugno 2024, stante i gravi disagi che subivano i residenti del Porto Saragozza in zona Cantierone Riva Reno, proposi al Consiglio di quartiere Porto Saragozza un ODG in loro favore. Più precisamente domandavo al Consiglio di approvare un testo in forza del quale Comune e Giunta autorizzassero l’esenzione della Tari – possibilità prevista ai sensi dell'art. 1, comma 660, della legge n. 147 del 2013 - dal giugno 2024 e sino alla fine del 2026 per tutti i cittadini residenti nei pressi del Cantierone, che subiscono - e subiranno per molto - disagi collegati al traffico, disagi conseguenti a immissioni acustiche e di polveri oltre la normale soglia, etc.; parliamo infatti di un cantiere che ha una deroga circa gli orari di lavoro - 6/22, anziché 8/19 - e che pertanto comporterà ai residenti un disagio in termini di polveri e rumori per quasi tutta la giornata per molto tempo, di fatto stravolgendo le abitudini di vita. Questo ODG, oltre a mirare ad un giusto e doveroso ristoro per i cittadini, era anche finalizzato a far ricomporre quella evidente crepa che si è creata tra pubblica amministrazione e cittadino bolognese, ormai vessato da troppi cantieri, da una viabilità in tilt ovunque, da totale assenza di ascolto e partecipazione nella progettualità cittadina, degrado, eliminazione di posti auto ovunque, etc. Purtroppo la maggioranza del consiglio del Porto-Saragozza non ha colto la bontà della proposta e ha perso a mio avviso un’occasione per dimostrarsi - almeno una volta in questo mandato - vicina ai cittadini, e il 12.06.24 ha bocciato l’ODG liquidandolo in pochi minuti. Lo ripresenterò, perché in una società civile non è pensabile che venga stravolta la vita dei cittadini e non gli sia dovuto un benché minimo “ristoro”. Le elezioni regionali sono imminenti e questo accadimento dà la misura di quanto questa sinistra sia lontana dalle esigenze concrete del cittadino bolognese. Avv. Anna Maria Cesari Consigliere Quartiere Porto Saragozza
ServiziQuartiere Porto Saragozza Va riconosciuto un "ristoro"