Rendere l'edilizia sempre più sostenibile con efficienza

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Entro il 2030 servono circa 200.000 nuovi professionisti

Entro il 2030 servono circa 200.000 nuovi professionisti

Ad oggi esistono diversi strumenti per rendere l’edilizia più sostenibile senza rinunciare all’efficienza nel tempo e al comfort. Il volume “Le Innovazioni del Prossimo Futuro”, realizzato da AIRI con Heidelberg Materials Italia e l’Università di Brescia, esplora le tecnologie necessarie per una trasformazione sostenibile della filiera del cemento e del calcestruzzo, materiali importantissimi per l’economia italiana con 13 miliardi di euro di valore e oltre 35 mila occupati. L’obiettivo è quello di ridurre l’impronta ambientale degli edifici agendo sull’intero ciclo di vita dei materiali. Ma quali sono le soluzioni? Si passa dall’uso di materie prime seconde e combustibili alternativi alla cattura della CO2 e all’uso dell’idrogeno. «Se il cemento è un materiale ormai conosciuto e consolidato, è l'innovazione tecnologica a garantire il mantenimento della produttività e della competitività del settore, sia a livello nazionale che europeo», ha detto Andrea Bairati, Presidente di Airi. «Le tecnologie selezionate nel volume disponibili per le imprese di costruzioni, sono orientate al prossimo futuro e sono raggruppate in base alla caratteristica innovativa identificata come prevalente: l'uso delle risorse naturali, le caratteristiche prestazionali, le tecniche costruttive e le regole progettuali». Antonio Princigallo (Heidelberg Materials) evidenzia l’urgenza di interventi coordinati tra industria, ricerca e legge: «Solo comprendendo a fondo le proprietà del calcestruzzo si potranno progettare soluzioni davvero sostenibili».