La città del cambiamento Sviluppo sostenibile, Bologna all’avanguardia

Dai trasporti alla lotta alla povertà, dalle politiche sanitarie a quelle energetiche. Così le Due Torri sono in prima fila nell’applicare l’Agenda 2030 dell’Onu.

La città del cambiamento  Sviluppo sostenibile,  Bologna all’avanguardia

La città del cambiamento Sviluppo sostenibile, Bologna all’avanguardia

di Andrea Zanchi

Diciassette obiettivi da raggiungere entro i prossimi sette anni, per tagliare un unico grande traguardo: quello della sostenibilità, ambientale, economica e, dunque, collettiva. Sono le indicazioni contenute nell’Agenda 2030 dell’Onu, uno sforzo che a prima vista sembra compito esclusivo di organizzazioni sovranazionali o, al limite, degli Stati, ma che in realtà parte soprattutto dalla dimensione locale. Anche Anche Bologna è in prima fila in questa corsa contro il tempo per riequilibrare la bilancia dello sviluppo verso forme più sostenibili e in grado di preservare la Terra e le comunità che la popolano. E la nostra città si sta impegnando al massimo per raggiungere tutti i diciassette obiettivi (che al loro interno contengono quasi duecento ‘target’) nei tempi e nelle modialità previste.

LE AZIONI

L’impegno di Bologna per favorire lo sviluppo sostenibile si è concentrato a livello comunale e soprattutto di Città Metropolitana, la quale ha avviato da tempo un percorso che la vede impegnata sotto il profilo della sostenibilità sia nella tutela del territorio che nel coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder, attraverso la definizione di obiettivi e di indicatori per misurare il progresso verso il raggiungimento degli obiettivi 2030 dell’Agenda Onu. Oltre ad avere promosso la Carta di Bolgna per l’Ambiente nel 2017, nel corso dell’allora G7, la Città Metropolitana ha anche elaborato, con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la prima ‘Agenda per lo Sviluppo Sostenibile’ tra il 2018 e il 2019 e, nel giugno 2021, ha presentato l’Agenda 2.0 per lo sviluppo sostenibile, per integrare la dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile a quelle economica e sociale.

I TRAGUARDI

Ma come si declinano questi documenti nella pratica amministrativa quotidiana e nella realtà di tutti i giorni? Come si passa dalle parole ai fatti? Le azioni messe in campo dalla Città Metropolitana possono essere controllate e verificate direttamente dal sito Internet dell’ente e comprendono diversi provvedimenti che coprono tutti i diciassette obiettivi indicati dall’agenda 2030 dell’Onu. Sul versante della lotta per sconfiggere la povertà, ad esempio, Bologna negli anni ha dato vita al Coordinamento metropolitano per il contrasto all’impoverimento e alle disuguaglianze con monitoraggio permanente degli interventi, a un progetto ad hoc per il sostegno delle persone in condizione di fragilità, a un albo metropolitano delle Aziende inclusive e a un fondo metropolitano di comunità per fare fronte dell’emergenza Covid-19. Nella lotta alla fame, ha dato vita a una rete per ridurre lo spreco alimentare tramite gli empori solidali, nelle azioni di supporto alla salute e al benessere ha sposato il progetto delle ‘zone 30’ e il rafforzamento della medicina del territorio imperniata su Case della salute e ospedali di comunità. Nell’ambito dell’istruzione di qualità, invece, c’è l’impegno a contrastare l’abbandono scolastico e a creare un nuovo sistema educativo integrato 0-6 anni, mentre in quello del contrasto alle discriminazioni rientrano iniziative come un protocollo metropolitano anti-discriminazione per promuovere una comunicazione pubblica rispettosa delle differenze di genere e un accordo metropolitano per la costituzione di una Stanza rosa per Unione nelle stazioni dei carabinieri per aiutare e sostenere chi ha subito violenza a denunciare l’accaduto in un ambiente protetto e riservato.

AMBIENTE, TRASPORTI

E RISORSE

Poi ci sono gli obiettivi che, complessivamente, riguardano l’ambiente. Qui l’elenco di iniziative è particolarmente corposo: si va dagli investimenti per ridurre le perdite della rete idrica ai piani urbanistici per la rigenerazione urbana degli edifici privati e pubblici, dai piani per incentivare l’uso della bici agli investimenti sul Servizio ferroviario metropolitano fino al tram. Senza dimenticare i piani di forestazione urbana o gli interventi a supporto dell’agricoltura e soprattutto le azioni contro il cambiamento climatico, come il patto per il clima e l’energia sottoscritto da Bologna e dalle unioni di Comuni del territorio. Insomma, tutte sfide che ci riguardano in prima persona, e che toccano aspetti decisivi e dirimenti del nostro quotidiano. Chiamandoci, tutti, a fare la nostra parte.