Musei Civici di Palazzo Mosca

Musei Civici di Palazzo Mosca

Musei Civici di Palazzo Mosca

Nel circuito di Pesaro Musei, nato dalla collaborazione tra Comune di Pesaro e Sistema Museo, i Musei Civici di Palazzo Mosca sono il fulcro culturale cittadino.

Luogo multifunzionale finalizzato alla valorizzazione e alla diffusione dell’arte, accoglie le collezioni permanenti, esposizioni temporanee ed è sempre attivo con eventi e appuntamenti interdisciplinari.

I Musei Civici sono un luogo storico. Dal 1936 si trovano nella sede comunale di Palazzo Mosca, un tempo residenza dei Mosca, ricchissimi mercanti bergamaschi, giunti a Pesaro verso la metà del Cinquecento, divenuti nei secoli una delle più importanti famiglie della nobiltà pesarese.

L’impianto seicentesco della residenza viene rimodernato nel Settecento. Oltre a Vincenzo Monti, anche Napoleone Bonaparte viene ospitato a Palazzo da Francesco Mosca, allora esponente del governo della Repubblica Cisalpina di Milano.

Ultima residente, fino al 1844, la marchesa Vittoria che con il marito Vincenzo Maria Toschi, raccoglie un ingente raccolta di opere d’arte e artigianato di alto livello. Tale patrimonio costituirà il nucleo centrale delle collezioni museali, a cui si sono aggiunte nel tempo pregiati lasciti e donazioni.

Da menzionare la collezione Hercolani Rossini. Un significativo gruppo di opere di artisti emiliani del Tre, Quattro e Seicento, di scuola veneta rinascimentale e senese, pervenute al compositore in punto di morte (1868), in seguito ad un prestito a favore dei nobili bolognesi Hercolani, e lasciate per testamento dal Cigno alla città.

Completamente rinnovati dal 2013, i Musei Civici rappresentano il risultato di un progetto innovativo per la fruizione e l’accoglienza grazie ad un allestimento suggestivo e coinvolgente e attrezzato di moderne tecnologie.

Il percorso cronologico ed emozionale inizia dalla Sala Bellini in cui si staglia scenograficamente la celebre pala del pittore veneto cui è intitolato l'ambiente, l'Incoronazione della Vergine (1475 circa); caposaldo del rinascimento italiano, proveniente dalla chiesa pesarese di San Francesco.

Intorno si ammirano le opere dei secoli XIV e XV che restituiscono la complessità della cultura figurativa presente a Pesaro nell'epoca dei Malatesti e degli Sforza.

Si passa poi ad una sezione del tutto inedita, dedicata alle arti decorative: ceramica, scultura, oreficeria ed ebanisteria; una sorta di "Wunderkammer" dove spicca per tradizione la maiolica, con pregiati capolavori istoriati dei principali centri dell´antico Ducato di Urbino.

Si prosegue con le opere di soggetto sacro e profano eseguite tra Cinque e Settecento, tra cui la Natività di Raffaellino del Colle, La caduta dei Giganti di Guido Reni e, della scuola del Barocci, il Ritratto di Maddalena Osuna Giron, la donna amata da Francesco Maria II della Rovere.

La collezione permanente si conclude con la sezione Natura e inganno con esuberanti composizioni di fiori e frutta, invitanti presentazioni di piatti da portata, di cristalli e bicchieri e trompe-l’oeil. Una produzione di cui i musei pesaresi offrono uno spaccato notevole e prezioso.