Una raccolta “esagerata” di figurine di ogni tipo

Una raccolta “esagerata” di figurine di ogni tipo

Una raccolta “esagerata” di figurine di ogni tipo

Il nome Panini è indissolubilmente legato alle celebri figurine, quelle piccole stampe che da generazioni appassionano giovani e meno giovani. Giuseppe Panini, fondatore assieme ai fratelli Benito e Franco dell’omonima azienda, nel corso degli anni ha raccolto centinaia di migliaia di piccole stampe a colori che oggi costituiscono la straordinaria collezione del Museo della Figurina. Non solo immagini dei campioni sportivi, ma anche scorci di paesi esotici, animali e piante per aprire uno sguardo su mondi lontani quando la società occidentale non aveva le risorse e i mezzi per viaggiare. Accanto alle figurine propriamente dette, sono conservati ed esposti materiali affini per tecnica e funzioni: dalle piccole stampe antiche alla carta moneta, passando per scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, menu, calendarietti, album pubblicati dalle ditte. Parallelamente all’opera espositiva, sono organizzate numerose iniziative collaterali. Come quella in programma fino al 26 febbraio che s’intitola “I migliori anni della nostra vita”. Si tratta di una raccolta di figurine che ha come tema portante l’agonismo. Il curatore Leo Turrini ha raccolto e selezionato oltre mille immagini tra album e figurine, sagome, e ingrandimenti a dimensione naturale. Le immagini raffigurano alcuni dei più significativi “duelli” sportivi: Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Borg e McEnroe e campioni come Muhammad Alì, Gigi Riva, Pelé, Valentino Rossi, oltre ai Mondiali di calcio e alle Olimpiadi. Un’autentica mecca per gli appassionati di figurine introvabili. A completamento un percorso ludico didattico rivolto a grandi e piccini volto a scoprire quali sono gli sport cui si è più affini, oltre un’installazione multimediale interattiva per “tirare pugni creativi.