In occasione di Art City Bologna 2023, Wp Lavori in Corso presenta la mostra Pitture

Nelle sale specchiate di Palazzo Policardi nasce la mostra Pitturedi Lorenzo Puglisi e Pietro Caponetti: la prima occasione in cui espongono insieme

Pietro Caponetti, Il tuffatore

Pietro Caponetti, Il tuffatore

Pietro Caponetti fa parte della giovane generazione di artisti bolognesi (classe 1982) che ha al suo attivo diverse partecipazioni a mostre personali e collettive a Bologna e a Milano (Palazzo Borromeo). Laureatosi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, inizia la sua carriera annotando in disegni su taccuini ogni aspetto dell’arte e tutto ciò che della vita lo circonda, dall’intensa scena artistica di New York, dove ha passato lunghi periodi di studio e ricerca, alle colline di Montalcino: qui, in una villa diroccata rinascimentale realizzata da Baldassarre Peruzzi, entra ‘a bottega’ presso uno degli ultimi maestri restauratori, apprende l’arte antica dell’affresco e poi la tecnica dello strappo, che diviene, trasposta nel suo sentire contemporaneo, il suo tramite espressivo fondamentale. 

Molte sue opere nascono infatti come affreschi su muro che poiattraverso la tecnica dello strappo, riporta su tela fino a quando, per semplificazioni successive, non resta che l’essenziale, la traccia, la memoria dell’immagine originaria. In ogni fase dello strappo si ‘perde’ infatti una testimonianza della prima pittura e proprio in questa perdita raggiunge la sintesi del messaggio, a volte fino all’astrazioneIl risultato è sorprendente: trasmette il fascino della sinopia o dell’affresco di cui possiamo vedere le sole partisopravvissuteLe sue figure possono essere del quotidiano, ma anche esotichecon richiami ai riti orientali asiatici e a quelli mediterranei arcaici: il suo tuffatore pare riemergere da una tomba affrescata della magna Grecia per manifestarsi nella sua dinamicità, in forme ingrandite. Giganti anche le forme di un pavone neobizantino e degli animali della giungla, dei quali ci trasmette quasi dei calchi, come se fossero stati impressi nelle grotte da uomini antichi, e qui ‘ritrovati’ davanti a noi. Il suo è un rapporto fisico con le opere. In alcune, l’artista cosparge le tele di terra prelevata direttamente dai luoghi dove lavora per poi grattarle, inciderle con solchi e segni, per ricavare le figure, con un procedimento che può ricordare la tecnica della puntesecca. Preferisce infatti togliere, anziché aggiungere qualcosa alle sue pitture incise. Talora lascia che sia la natura stessa a ultimarle, con un procedimento quasi rituale, lasciando le tele all’esterno del suo studio, sotto gli agenti atmosferici, perché sia l’acqua stessa, l’umidità o il sole a decidere quali solchi, quali strati della sua pittura debbano rimanere, riemergere e dunque, rinascere.

Lorenzo Puglisi, dopo le mostre e collaborazioni con gli Uffizi, alla Biennale di Venezia 2022, e aver portato le sue opere nei luoghi più sacri e carichi di un dialogo unico con i grandi maestri del Rinascimento e del Barocco, espone un nucleo di opere emblematiche del suo percorso stilistico

Nato a Biella nel 1971, Puglisi manifesta una vena di sognante espressionismo nei suoi primi ritratti dagli incarnati nebulosi e “non compiuti” su tonalità grigio-soffuse, che a mano a mano sintetizza per trovare l’essenziale

La sua ricerca pittorica si caratterizza per l’utilizzo diffuso di una tonalità nera che non lascia scampo, stesa pennellata dopo pennellata, con la quale crea uno sfondo di buio assoluto, dal quale si sprigionano fiotti di luce che definiscono. Ecco che il recupero del classico è quanto mai attuale, come lo è sempre stato in ogni fase di ripartenza secondo modalità di volta in volta diverse. Puglisi si immerge nell’anima dei grandi Maestri e la trasmette facendo emergere solo le parti piùumane: i volti (fonte del pensiero) e le mani (fonti dell’azione). La sua è una citazione diretta già nei titoli delle operema non è mai un dialogo staticocon l’antico. Compone frammenti di un mondo — quello cinque-seicentesco — completamente diverso dal nostro nel modo di intendere l’esistenza, anche e soprattutto nell’afflato religioso. Forse è per questo che ricompone con la pazienza di un monaco certosino i tratti di quell’epoca che combacia con il passaggio dalla Controriforma al Barocco, periodo storico nel quale la Chiesa Cattolica era arrivata a un momento chiave della propria storia: o soccombere (sull’onda delle prorompenti correnti riformistiche luterane, calviniste, eccetera) o rilanciarsi, come poi avvenne nel Seicento. Periodo, questo, della massima trasmissione emotiva e passionale del messaggio religioso tramite l’arte. Puglisi ricompone queste fasi della storia dell’arte, offrendo una ben definita lettura laica dei temi religiosi. Il modo per ri-conoscerli è dato dallo stato d’animo, comprensibile dallo sguardo, dall’energia emanata e dal verso imposto dalle sue pennellate ai visi che appaiono come in un fotogramma preso all’improvviso, pronti a riscomparire immediatamente dopo nel buio. Gli “incarnati” sono a pennellate bianche, con tocchi di tonalità rosso-rosate per dare vitalità e anche un senso di elettricità all’insieme. Come se le sue figure fossero degli avatar, usciti da un sistema parallelo per prendere vita nel mondo, assumendo pose, cercando di captare in quegli sguardiinquieti, ciò che sta loro attorno. Sono fantasmi pronti a materializzarsi in un’altra dimensione.

Guicciardo sassoli de Bianchi  "La mostra è a cura di Guicciardo Sassoli de’ Bianchi, storico e critico d’arte che ha organizzato mostre istituzionali, congressi, cicli di conferenze in Italia e all’estero con Le Gallerie degli Uffizi, l’Accademia Nazionale dei Lincei, il Mart di Rovereto, il Max-Planck-Institut e la Raccolta Lercaro di Bologna, con pubblicazioni in Italia e negli Stati Uniti che vanno dal Futurismo al Revival di Leonardo, Raffaello e Dante nel ‘900, fino al contemporaneo.

LORENZO PUGLISI | PIETRO CAPONETTI 

PITTURE

Dal 3 al 5 febbraio 2023

Inaugurazione venerdì 3 febbraio h.17.30 Palazzo Policardi Piazza Minghetti 3Bologna

Orari d’apertura venerdì 3 febbraio 17.30-22 – sabato 4 febbraio 10-22 – domenica 5 febbraio 10-19