Pietro Caponetti fa parte della giovane generazione di artisti bolognesi (classe 1982) che ha al suo attivo diverse partecipazioni a mostre personali e collettive a Bologna e a Milano (Palazzo Borromeo). Laureatosi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, inizia la sua carriera annotando in disegni su taccuini ogni aspetto dell’arte e tutto ciò che della vita lo circonda, dall’intensa scena artistica di New York, dove ha passato lunghi periodi di studio e ricerca, alle colline di Montalcino: qui, in una villa diroccata rinascimentale realizzata da Baldassarre Peruzzi, entra ‘a bottega’ presso uno degli ultimi maestri restauratori, apprende l’arte antica dell’affresco e poi la tecnica dello strappo, che diviene, trasposta nel suo sentire contemporaneo, il suo tramite espressivo fondamentale.
Molte sue opere nascono infatti come affreschi su muro che poi, attraverso la tecnica dello strappo, riporta su tela fino a quando, per semplificazioni successive, non resta che l’essenziale, la traccia, la memoria dell’immagine originaria. In ogni fase dello strappo si ‘perde’ infatti una testimonianza della prima pittura e proprio in questa perdita raggiunge la sintesi del messaggio, a volte fino all’astrazione. Il risultato è sorprendente: trasmette il fascino della sinopia o dell’affresco di cui possiamo vedere le sole partisopravvissute. Le sue figure possono essere del quotidiano, ma anche esotiche, con richiami ai riti orientali asiatici e a quelli mediterranei arcaici: il suo tuffatore pare riemergere
Lorenzo Puglisi, dopo le mostre e collaborazioni con gli Uffizi, alla Biennale di Venezia 2022, e aver portato le sue opere nei luoghi più sacri e carichi di un dialogo unico con i grandi maestri del Rinascimento e del Barocco, espone un nucleo di opere emblematiche del suo percorso stilistico.
Nato a Biella nel 1971, Puglisi manifesta una vena di sognante espressionismo nei suoi primi ritratti dagli incarnati nebulosi e “non compiuti” su tonalità grigio-soffuse, che a mano a mano sintetizza per trovare l’essenziale.
La sua ricerca pittorica si caratterizza per l’utilizzo diffuso di una tonalità nera che non lascia scampo, stesa pennellata dopo pennellata, con la quale crea uno sfondo di buio assoluto, dal quale si sprigionano fiotti di luce che definiscono. Ecco che il recupero del classico è quanto mai attuale, come lo è sempre stato in ogni fase di ripartenza secondo modalità di volta in volta diverse. Puglisi si immerge nell’anima dei grandi Maestri e la trasmette
Guicciardo sassoli de Bianchi "La mostra è a cura di Guicciardo Sassoli de’ Bianchi, storico e critico d’arte che ha organizzato mostre istituzionali, congressi, cicli di conferenze in Italia e all’estero con Le Gallerie degli Uffizi, l’Accademia Nazionale dei Lincei, il Mart di Rovereto, il Max-Planck-Institut e la Raccolta Lercaro di Bologna, con pubblicazioni in Italia e negli Stati Uniti che vanno dal Futurismo al Revival di Leonardo, Raffaello e Dante nel ‘900, fino al contemporaneo.
LORENZO PUGLISI | PIETRO CAPONETTI
PITTURE
Dal 3 al 5 febbraio 2023
Inaugurazione venerdì 3 febbraio h.17.30 Palazzo Policardi - Piazza Min
Orari d’apertura venerdì 3 febbraio 17.30-22 – sabato 4 febbraio 10-22 – domenica 5 febbraio 10-19