Inizia il nuovo anno con la prosa, la musica e la danza del Teatro Celebrazioni di Bologna

In scena Arturo Brachetti con l’Ensemble Symphony Orchestra, Stefano Massini, Matthias Martelli insieme a Roy Paci, Grease e tanto altro

ARTURO BRACHETTI 6 gennaio

ARTURO BRACHETTI 6 gennaio

Cosa riserva la programmazione del Teatro Celebrazioni? L’anno nuovo comincia con la giusta musica: il 6 gennaio (ore 17.00) Arturo Brachetti nello spettacolo concerto Pierino, il lupo e l’altro vestirà i panni di showteller, letteralmente “raccontatore di spettacolo”, un ruolo che racchiude in sé uno degli aspetti meno noti ma più radicati dell’artista, profondo conoscitore del teatro, dei suoi meccanismi e della sua storia. Nel concerto Brachetti condurrà il pubblico alla scoperta del “dietro le quinte” della musica classica affrontandolo in maniera divertente e accessibile a tutti attraverso il racconto.

La musica si può vedere? In questo caso la risposta è sì. Perché questo è un concerto classico ma non è un concerto tradizionale. In scena con l’artista l’Ensemble Symphony Orchestra, una delle più conosciute orchestre nell’ambito nazionale che ha fatto della versatilità una delle sue cifre stilistiche, diretta dal M° Giacomo Loprieno. Il 13 e 14 gennaio sarà la volta di Fred!: lo spettacolo si sofferma sulla vicenda di un artista eccezionale e acclamato che ha segnato la storia culturale e musicale del nostro Paese, Fred Buscaglione. Cos’ha ancora da dirci questo artista? Attraverso il teatro di Matthias Martelli, che mischia gestualità, mimica e parola con la musica dal vivo di Roy Paci e le invenzioni registiche di Arturo Brachetti, lo spettacolo accompagnerà il pubblico attraverso la vita e le canzoni di un genio assoluto. Una miscela di note, parole e immagini che faranno scoprire un altro Fred, potente e fragile, simbolo della sua epoca e nel contempo capace di parlare al futuro.

Il 15 gennaio spazio al Gala di danza – Omaggio a Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini il cui talento rimane ancora oggi ineguagliato. In scena, celebri pas de deux del repertorio classico e assoli contemporanei danzati da étoile e primi ballerini provenienti dall’American Ballet Theater, dal City Ballet di New York, dal National Ballet Theatre of Ukraine-Kiev e dall’Hungarian National Ballet.

Il 20 e 21 gennaio, Stefano Massini, dopo aver conquistato un Tony Award alla migliore opera teatrale con The Lehman Trilogy, torna a teatro con L’interpretazione dei sogni. Cinque anni dopo la versione teatrale realizzata a Milano al Teatro Strehler, Massini riprende in mano il suo decennale lavoro su “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud, a cui l’autore dedicò anche un romanzo di successo edito da Mondadori e già tradotto in più lingue, e da lì riparte, stavolta in prima persona, mettendo il suo estro di narratore al servizio di un impressionante catalogo umano: sulla scena, fra le note dal vivo degli Whisky Trail, prende forma un variopinto mosaico di personaggi che, narrando i propri sogni, compongono una sinfonia di immagini e di possibili interpretazioni, in cui il pubblico si riconosce e ritrova.

Il 26 gennaio in scena Da Balla a Dalla, un omaggio che Dario Ballantini rende all’amico e grande cantautore Lucio Dalla reinterpretando una parte scelta della sua straordinaria produzione artistica. È uno spettacolo che ricorda Dalla attraverso il racconto di vita vera di Dario che, da fan imitatore giovanissimo e pittore in erba, scelse il cantautore emiliano come soggetto di mille ritratti. Vent’anni dopo, durante il primo incontro tra i due, i ruoli si ribaltarono vedendo Lucio nella veste di sostenitore del successo di Dario. In scena Ballantini con i musicisti, diretti da Gianni Caltran, racconta minuziosamente i passaggi della carriera di Dalla, cantando e trasformandosi “dal vivo” in lui.

Il 28 e 29 gennaio spazio al musical con Grease de La Compagnia della Rancia, un inno all’amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell’adolescenza, oltre che a un’epoca – gli anni ’50 – che oggi, come allora, rappresentano il simbolo di un mondo spensierato e di una fiducia incrollabile nel futuro. Danny Zuko avrà il volto di Simone Sassudelli, classe 1995, formatosi alla SDM – Scuola del Musical di Milano e nelle migliori accademie teatrali statunitensi, Sandy, sarà interpretata da Francesca Ciavaglia, diplomata alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna di Shawna Farrell, al suo primo ruolo da protagonista. Nel mese di febbraio in scena tanti altri spettacoli, un’anticipazione? Dal 10 al 12 febbraio Massimo Ghini e Paolo Ruffini, diretti da Alberto Ferrari, saranno i protagonisti di Quasi amici la trasposizione teatrale dell’omonimo amatissimo film di Eric Toledano Olivier Nakache.