Melanoma: la campagna di Novartis scende in piazza a Rimini

‘Oltre la pelle - La prevenzione al centro’

Oltre la pelle - Prevenzione al centro

Oltre la pelle - Prevenzione al centro

Origgio, 31 maggio 2022  - L'aumento delle temperature, l'assottigliarsi dello strato di ozono dell'atmosfera, il crescere dell'inquinamento dovuto ai carburanti fossili minacciano la salute umana. A partire da quella della pelle. Gli effetti del cambiamento climatico, infatti, si possono misurare anche in termini di maggior rischio di sviluppare tumori cutanei, e in particolar modo il melanoma. È stato stimato che un aumento di 1,5°C equivarrà a 8 giorni in più di caldo torrido nell'area del Mediterraneo3 e quindi di maggiore insolazione. E i raggi ultravioletti, il fattore di rischio numero uno per lo sviluppo del melanoma, colpiscono di più per via dell'assottigliamento dello strato di ozono: l'1% in meno di strato di ozono provoca un aumento dall'1 al 2% dell'incidenza di melanoma2. D'altronde i nuovi casi stanno crescendo a un ritmo costante, colpendo anche persone giovani. Si tratta infatti di uno dei principali tumori che insorgono in giovane età e costituisce in Italia attualmente il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni1. A livello mondiale, e l'Italia non fa eccezione, si stima che nell’ultimo decennio il melanoma cutaneo abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l’anno: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente4.

Per quanto si tratti di un tumore in crescita, però, il melanoma si può prevenire con successo. Un messaggio che “Oltre la pelle - La prevenzione al centro”, campagna di sensibilizzazione promossa da Novartis con il patrocinio di società scientifiche e associazioni pazienti, per fornire informazioni, approfondimenti e consigli sulla prevenzione e la gestione del melanoma, fa arrivare ora nelle piazze. Con un invito a fermarsi fisicamente presso l’allestimento, ma a non fermarsi alle apparenze, e ad andare più a fondo con i controlli periodici dei nei.

Negli ultimi anni la cura del melanoma ha subito una vera rivoluzione, grazie a farmaci sempre più efficaci. Ma i casi stanno aumentando: è quindi fondamentale che l’attenzione alla prevenzione rimanga molto alta”, dichiara Ignazio Stanganelli Presidente dell’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI). “Il melanoma è uno dei tumori che colpisce di più le persone giovani, sotto i 50 anni. È soprattutto a loro, e anche ai giovanissimi, che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione invitandoli a rivolgersi agli specialisti e a controllarsi con costanza”.

Alcune buone abitudini, fra cui la visita periodica per il controllo dei nei, insieme alla conoscenza dei fattori di rischio e a un adeguato stile di vita, possono risultare fondamentali ai fini della prevenzione del melanoma.

L’esposizione ai raggi UV è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del melanoma. Proteggersi è una buona abitudine che vale per tutti ma ci sono persone che hanno un maggior rischio, per via del loro fototipo, del lavoro che svolgono, della propensione a scottarsi”, spiega Francesco Cusano, Presidente dell’Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica (ADOI). “È fondamentale che i cittadini siano sensibilizzati su questo tema così da tutelare la salute di tutti”.

Il progressivo cambiamento climatico potrebbe avere conseguenze significative sull’incidenza dei casi di melanoma; a questo si aggiunge l’impatto dei mancati controlli durante la pandemia sulle nuove diagnosi: per questo Novartis prosegue il suo impegno nel sostenere le iniziative di sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce, evidenziando l’importanza e la necessità di tornare nei centri ed effettuare controlli periodici dei nei in ottica di prevenzione. Un impegno in linea con la mission di Novartis di re-immaginare la medicina per migliorare e prolungare la vita delle persone, non solo grazie all’innovazione terapeutica, ma anche attraverso servizi concreti di supporto alla salute delle persone.

Oltre la pelle è la campagna di sensibilizzazione realizzata da Novartis sulla prevenzione e la gestione del melanoma. Dal 2021, con l’iniziativa Oltre la pelle – La prevenzione al centro, la campagna ha avviato una serie di attività specifiche sull’importanza della prevenzione del melanoma, promuovendo visite dermatologiche per il controllo dei nei, strumento principale di prevenzione. Un ricco programma di attività per conoscere e prevenire il melanoma, sviluppato anche grazie al contributo di esperti, medici e pazienti, attraverso la pagina Facebook @OltreLaPelleMelanoma, una community attiva da oltre due anni, e una pagina dedicata all'interno del portale Alleati per la Salute.

La campagna Oltre la pelle - La prevenzione al centro è promossa da Novartis con il patrocinio di: Intergruppo Melanoma Italiano (IMI), Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica (ADOI), Associazione Italiana Malati di Melanoma (A.i.Ma.Me.), Melanoma Italia Onlus (MiO), Associazione Pazienti Italia Melanoma (APAiM), Emme Rouge Onlus e MelanomaDay.

Il melanoma

Il melanoma cutaneo è il tumore della pelle più aggressivo che colpisce una popolazione mediamente giovane rispetto alla maggior parte delle altre neoplasie solide: nella popolazione sotto i 50 anni di età è il secondo tumore più frequente negli uomini (dopo quello del testicolo) e il terzo nelle donne (dopo quelli del seno e della tiroide)5.

In Italia l’incidenza del melanoma è aumentata in modo importante negli ultimi dieci anni: per il 2020 sono stati stimati 14.863 nuovi casi (+ 20% rispetto al 2019), di cui 8.100 per gli uomini e 6.700 per le donne1. In Italia vivono oggi circa 170 mila persone (80.069 uomini e 89.831 donne) con una pregressa diagnosi di melanoma1. Il rischio di insorgenza del melanoma cutaneo è legato a fattori fenotipici, ambientali e genetici. L’incidenza al Nord e al Centro Italia risulta due volte più frequente che al Sud sia negli uomini che nelle donne1.

Lo stadio del melanoma si basa sulla classificazione TNM e indica l’estensione della malattia. Esso fornisce informazioni sul rischio di ricaduta e mortalità6. La chirurgia è il trattamento di elezione per il melanoma negli stadi iniziali di malattia. Per il trattamento degli stadi più avanzati sono invece disponibili agenti immunoterapici e terapie a bersaglio molecolare (o terapie target). Per quest’ultima tipologia di trattamenti diventa fondamentale la valutazione dello stato mutazionale: alcune mutazioni genetiche sono infatti alla base della proliferazione incontrollata delle cellule. Tra queste, le mutazioni del gene BRAF, che sono presenti in circa la metà dei pazienti affetti da melanoma6.

Riferimenti

  1.  AIOM-AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2020, Intermedia Editore 2021. https://www.fondazioneaiom.it/wp-content/uploads/2020/10/2020_Numeri_Cancro-pazienti-web.pdf
  2.  Parker ER. The influence of climate change on skin cancer incidence - A review of the evidence. Int J Womens Dermatol. 2020 Jul 17;7(1):17-27. doi: 10.1016/j.ijwd.2020.07.003. Erratum in: Int J Womens Dermatol. 2021 Sep 28;7(5Part B):867. PMID: 33537393; PMCID: PMC7838246.
  3.  https://interactive.carbonbrief.org/impacts-climate-change-one-point-five-degrees-two-degrees/?utm_source=web&utm_campaign=Redirecte#
  4.  ISS, https://www.epicentro.iss.it/melanoma/
  5. AIOM, Linee Guida Melanoma, ottobre 2019
  6. Fondazione AIOM, Melanoma cutaneo. Informazioni per i pazienti, 2020 https://www.fondazioneaiom.it/wp-content/uploads/2020/06/2020_QuadernoFondazioneAIOM_MelanomaCutaneo.pd